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15/08/2025 ore 07.00
Ambiente

Le gelide cascate di Fiume di Mare, a Fiumefreddo Bruzio il rimedio naturale al caldo torrido

Facilmente raggiungibili a margine di una piccola escursione, conducono in un angolo di natura incontaminata a pochi metri dal mar Tirreno. E l'acqua è anche cristallina...

di Antonio Clausi

L’anticiclone africano, anche stavolta, ha provato la resistenza dei calabresi e dei turisti che hanno scelto la punta dello Stivale per trascorrere le (più o meno) meritate ferie d’agosto. Se qualcuno cerca refrigerio, c’è una destinazione che merita essere visitata. Acqua pulita, gelata, che vien giù vigorosa da una briglia. Andando a caccia di un’idea per un Ferragosto alternativo, l’ideale è farsi travolgere dalle cascate di Fiume di mare a Fiumefreddo Bruzio. Immerse nel verde, garantiscono anche temperature di circa 10 gradi inferiori rispetto alle zone esposte al sole.

Con il caldo che ha attanagliato la Calabria, probabilmente, è il migliore biglietto da visita possibile. Non a caso è meta di centinaia di curiosi durante il giorno, tutti rispettosi di un angolo di natura incontaminato che tanti sperano resti il meno pubblicizzato possibile. Considerate altre bellezze della nostra terra vandalizzate da rifiuti e da incivili, forse a ben donde. 

Uno dei borghi più belli d’Italia

Le cascate sono a Fiumefreddo Bruzio, un comune costiero in provincia di Cosenza, equidistante da Paola e da Amantea. Dal 2005, il suo borgo è annoverato tra i più affascinanti d’Italia. Sovrasta il mar Tirreno con una maestosa presenza, mantenendo intatta la sua bellezza, e il suo centro storico è tra le destinazioni turistiche più desiderate. È facile lasciarsi incantare dalle sue suggestive rupi o dalle numerose terrazze che offrono una vista mozzafiato sul mare. Da qui, lo sguardo può estendersi fino a vedere la Sicilia, le Eolie e, nelle giornate più limpide, i monti del Cilento. Durante la bella stagione, il borgo offre ai visitatori anche una lunga spiaggia bianca lungo la costa del basso Tirreno cosentino.

Come raggiungere le cascate di Fiumefreddo Bruzio

Le cascate di Fiume di mare di Fiumefreddo Bruzio sono facilmente raggiungibili. Lungo la Ss18 basta imboccare l’uscita che porta al centro storico e percorrere poche centinaia di metri. Da lì bisogna attraversare un ponte che sovrasta il torrente che si appresta a completare il sua tragitto verso il mare. Superata l’infrastruttura in ferro e parcheggiata la propria macchina in uno spiazzo, inizia il percorso da affrontare a piedi.

In una ventina di minuti, anche meno se a buona andatura, si arriverà a destinazione accompagnati dall’ombra della tipica macchia mediterranea e dallo spettacolo offerto dal corso d’acqua. In un paio di tratti del sentiero sarà necessario guadarlo così da giungere al punto più bello, quello che si presenta ai suoi ospiti completamente wild. Un consiglio: non fatevi intimorire dalla temperatura dell’acqua, sarà impossibile resistere alla tentazione di fiondarsi sotto le cascate di Fiumefreddo Bruzio. E di farlo ancora e poi ancora…

Cascate, le altre meraviglie della Calabria

Non solo Fiumefreddo Bruzio, la Calabria è ricca di piccole cascate naturali, molte delle quali poco conosciute e nascoste tra i boschi della Sila, dell’Aspromonte, del Pollino e delle catene montuose costiere. Si tratta di luoghi che uniscono il fascino del paesaggio montano alla freschezza delle acque limpide, facilmente raggiungibili grazie a sentieri e percorsi escursionistici presenti in tutta la regione. 

In provincia di Reggio Calabria, vicino a Samo lato Ionio, nel cuore del Parco Nazionale dell'Aspromonte troviamo le Cascate di Forgiarelle, chiamate anche Ferraina. Sono ad un'altitudine di 1200 metri, dove il torrente Ferraina, che dà il nome alla cascata, crea un salto che arriva a 70 metri.

Restando sulla costa orientale, a Carfizzi in provincia di Crotone si tra le cascate da visitare quelle del Giglietto. Alte circa 40 metri, nascono dal torrente Manzella, che dopo un breve percorso scava una forra dando vita al salto delle cascate, non molto ricche d'acqua in estate, ma più grandi nei mesi più piovosi. Arrivare non è semplice, e forse anche questo le ha preservate dal turismo di massa, poiché non sono ancora molto conosciute.

Nella Valle del Lao, a Papasidero, tra i comuni più importanti del Parco Nazionale del Pollino, noto soprattutto per la sua grotta del Romito, dove si trova una delle tracce più antiche dell'arte preistorica in Italia, troviamo le Cascate degli Ubriachi. Per arrivarci è necessario risalire il fiume Ombrece, che vi metterà quindi di fronte all'attività molto divertente dell'acqua trekking: una passeggiata, impegnativa ma non troppo e adatta anche ai più pigri, interamente nell'acqua del torrente.

Nella Sila Piccola, in provincia di Catanzaro, troviamo tre cascate nella zona di Buturo. Bisogna imboccare un sentiero e il percorso durerà 3 ore tra andata e ritorno, per un totale di 6 chilometri e un dislivello di quasi 340 metri. Giunti ad un incrocio, partono due sentieri. Uno porta alla Cascata del Lupo, chiamata così per l'animale simbolo della Sila che si può facilmente avvistare da una rupe che dà sulla cascata. L’altro sentiero porta alla Cascata dei Lamponi, per la presenza dei frutti che si trovano nella zona e la Cascata dei Faggi, per via degli alberi di faggio che ci sono intorno.