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02/08/2023 ore 21.55
Ambiente

Mercure, politici e sindacati fanno fronte a difesa della centrale

Critiche alla chiusura dell'impianto annunciata via social da Occhiuto, preoccupazione per il futuro delle ventuno imprese del consorzio
di Redazione

I sindaci, le organizzazioni sindacali, le imprese e i lavoratori del Consorzio, si schierano a difesa della Centrale del Mercure da loro definita «risorsa per l’economia del territorio, capace di coniugare lavoro e ambiente» e si dicono «preoccupati» per la volontà di chiusura dell’impianto espressa via social da Roberto Occhiuto.

Nei fatti la Giunta Regionale ha proceduto con la delibera del 27 luglio scorso all’approvazione del Piano del Parco del Pollino al termine di un iter durato diversi anni, la cui conclusione necessita anche dell’approvazione da parte della Regione Basilicata, un metodo che i sottoscrittori del documento stigmatizzano perché connotato «da mancanza di confronto, finanche di informazione preventiva verso le Istituzioni locali e le organizzazioni sindacali».

La scelta annunciata a mezzo profilo Facebook dal presidente, poi, è da loro considerata alla stregua di «uno schiaffo al lavoro svolto in questi anni ai diversi livelli istituzionali e sindacali». I sottoscrittori ricordano che le ventuno imprese del Consorzio hanno realizzato investimenti in attrezzature per oltre 50 milioni e sarebbero costrette al fallimento e al licenziamento delle maestranze impiegate in caso di chiusura dell’impianto a biomasse. «In questi anni – aggiungono – le attività turistiche, agricole, ambientali hanno convissuto con l’impianto, senza generare problemi di rilievo».

I sostenitori della centrale si dicono «convinti che la cultura del no e un ambientalismo esasperato siano una delle cause delle difficoltà in cui si trova il Paese, vittima di una dipendenza energetica che sta creando tanti danni al tessuto produttivo. Siamo convinti che gli sforzi di tutti e di ciascuno debbano essere rivolti alla creazione di occupazione e sviluppo, in una regione che ha gravissimi problemi, non certo alla cancellazione di decine e decine di posti di lavoro con un atto amministrativo».

Da qui la richiesta formulata a Occhiuto, ovvero di partecipare al Tavolo Mercure convocato dal presidente facente funzioni del Parco, Valentina Viola, lunedì 7 agosto alle 10.30, «convinti di poter rappresentare le tante ragioni a supporto delle nostre posizioni e convinti che ogni posto di lavoro debba essere difeso».