San Giovanni in Fiore, «un milione di euro destinato alla messa in sicurezza del territorio utilizzato per realizzare una ZTL»
La denuncia è del Comitato 18 Gennaio: «Le risorse erano state stanziate dallo Stato per il risanamento del costone roccioso di viale della Repubblica che minaccia trenta abitazioni». I residenti hanno presentato una denuncia alla Procura di Cosenza
Il Comitato 18 Gennaio denuncia con fermezza un atto di gravissima irresponsabilità e mancanza di trasparenza da parte dell'attuale Amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore, che ha sottratto e dirottato fondi importanti destinati alla sicurezza dei cittadini per finanziare un'opera controversa che a ben vedere si rivelata dannosa per la città.
Nel settembre del 2020, la precedente Amministrazione guidata dal Sindaco Pino Belcastro presentò al Ministero dell'Interno un progetto per il risanamento e la messa in sicurezza del costone roccioso di Viale della Repubblica. Un intervento resosi urgente dalla catalogazione dell'area da parte della Protezione Civile Regionale, come sito ad alto rischio di dissesto idrogeologico.
Il Ministero riconoscendo la gravità della situazione, ha disposto un finanziamento di quasi un milione di euro al fine di mettere in sicurezza il costone e conseguentemente decine di famiglie le cui abitazioni erano e purtroppo rimangono esposte a gravi rischi.
Ebbene, l'attuale Amministrazione a guida Succurro con un atto illegittimo ed irresponsabile, ha deciso di distrarre detta somma per la realizzazione di un'isola pedonale permanente su via Roma, nel tratto di ingresso principale alla città. Un'opera quest'ultima non prioritaria e tantomeno urgente, anzi dannosa per avere provocato la chiusura di numerose attività commerciali.
Una assurda strozzatura della mobilità urbana con non pochi disagi per la popolazione. Una scelta miope che ha letteralmente spaccato in due il tessuto urbano del nostro paese. Una ZTL permanente nel tratto più importante di accesso alla città, lungi dall'essere un miglioramento, si è rivelata un autentico boomerang per l'economia locale.
Non solo ha danneggiato le attività commerciali ubicate al suo interno ma ha causato un grave e ingiustificato pregiudizio anche per gli esercizi a sud del paese, contribuendo a compromettere la vitalità del commercio e creando divisioni e malumori tra i cittadini. Per realizzare un'opera divisiva e dannosa, sono state sottratte illegittimamente le risorse destinate alla messa in sicurezza di una zona ad elevato rischio! Di fronte a tale scempio ed a tanta evidente insensatezza, le circa trenta famiglie residenti a valle del costone roccioso hanno presentato una formale Denuncia-Querela alla Procura della Repubblica di Cosenza.
La Procura, riconoscendo la fondatezza delle preoccupazioni e la serietà dei rilievi dei cittadini, ha disposto una indagine attraverso la Guardia di Finanza, al fine di accertare eventuali responsabilità considerata la sottrazione e distrazione di fondi destinati alla tutela delle persone e alla messa in sicurezza di un costone esposto a grave rischio idrogeologico.
In questi giorni è stato postato sulla rete un video a dir poco allarmante che riteniamo doveroso segnalare e porre all'attenzione delle autorità competenti. L'approssimarsi dell'inverno e l'inizio delle piogge ripropone comprensibili e più che fondate preoccupazioni in primo luogo per i cittadini e le famiglie interessate. Di fronte ad una situazione di esposizione a grave rischio per le persone e per le abitazioni è più che legittima una richiesta di chiarezza e di giustizia che si confida arriveranno presto ma soprattutto è necessario un intervento urgente ed adeguato per prevenire ed evitare il peggio.
Il Comitato 18 Gennaio continuerà a vigilare e a lottare affinché la sicurezza dei cittadini venga posta al di sopra di ogni interesse politico o opera di facciata, per la trasparenza ed il rispetto della legalità.