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30/06/2023 ore 10.21
Ambiente

Sversamento discarica Pipino, il Pd attacca la Regione: «Nessuna azione di messa in sicurezza»

Il Partito democratico denuncia i ritardi con i quali la Regione sta gestendo una emergenza che rischia di diventare disastro ambientale
di Redazione

«Sono trascorsi otto giorni dallo sversamento di percolato nel torrente Patia, affluente del fiume Nicà. Otto giorni dalla prima roboante dichiarazione del presidente Occhiuto. Successive interlocuzioni con i dirigenti regionali e dell’Arpacal. Conseguente sopralluogo dei tecnici del dipartimento regionale. Una diffida a adempiere per il gestore della discarica, ma nessuna azione di messa in sicurezza ambientale per l’intera area interessata. Gli unici interventi d’urgenza, uno sbarramento con argini in sabbia e materiale non compatto lungo i due corsi d’acqua, per impedire al refluo inquinante di contaminare il fiume Nicà sino alla sua foce (qualora non l’abbia drammaticamente già fatto) e l’aspirazione del percolato, con l’arrivo di un numero limitato di elettropompe di aspirazione e autobotti da parte del gestore della discarica».

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La Federazione Provinciale del Partito democratico denuncia i ritardi con i quali la Regione sta gestendo una emergenza che rischia di diventare disastro ambientale. L’articolo 242 del Testo Unico dell’Ambiente (D.lgs. 152/2006) recita testualmente al comma 1 che “al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell’inquinamento mette in opera entro 24 h le misure necessarie di prevenzione” e in caso di inadempienza, è necessario l’intervento della Regione, audita la Provincia. Sono stati effettuati dei prelievi nello specchio d’acqua marina sia nel Comune di Cariati che in quello di Crucoli sia da parte di Arpacal che da parte di laboratori privati.

Altri comuni della zona hanno effettuato controlli tramite laboratori privati. In via cautelativa, nelle prime fasi, sono state emanate le ordinanze di divieto di balneazione, pesca e prelievo acqua nei comuni di Cariati, Crucoli, Scala Coeli, Terravecchia e Calopezzati. In data 28 giugno, Arpacal ha comunicato i dati sulla balneabilità al comune di Cariati dichiarando che sono nella norma. Ancora oggi, però, le misure di tamponamento e bonifica non sono state evase, con gravi danni ambientali ed economici alle attività zootecniche ed agricole della zona. Tutte le comunità del comprensorio vivono uno stato di agitazione e un sentimento di abbandono da parte delle istituzioni. Il Partito democratico si pone a fianco delle comunità per la salvaguardia di un territorio che è patrimonio ambientale di valore inestimabile»