Coscarella, il Rende e il Cosenza: «Quelle voci su Guarascio...»
Rumors, come quelli saltati fuori ogni estate dopo campionati al di sotto delle aspettative. Salvezza o retrocessione, l’ultimo targato Guarascio è stato fallimentare e il presidente non potrà non assumersi le colpe di quanto successo. Fatto sta che, pubblicamente e in diretta televisiva, qualche mese fu egli stesso a tendere la mano al numero uno del Rende Fabio Coscarella in ottica Cosenza. A distanza di quasi un anno, però, nulla è successo. Anzi, i biancorossi sono finiti in Serie D e i Lupi annaspano al penultimo posto della classifica cadetta.
Guarascio, Coscarella e il Cosenza
Che la prospettiva Cosenza stuzzichi Fabio Coscarella è certo. Il numero uno biancorosso, però, ci va con i piedi di piombo e stamattina dalle colonne del Quotidiano del Sud ha fatto il punto della situazione. Il tutto ad una settimana dalla sconfitta di Potenza contro il Picerno. «Abbiamo avuto diversi incontri, sempre e solo votati a un discorso di squadra unica con nuova struttura societaria. Anche i nostri avvocati hanno avuto modo di sentirsi spesso – svela -. Una società come il Cosenza Calcio deve assolutamente ripartire da un progetto inclusivo. Deve altresì fornirsi di una scuola calcio e di un valido settore giovanile con il brand Cosenza Calcio. In più lavorare alle strutture e alla realizzazione di una foresteria. Sono tutte opere che ti permettono di programmare e lavorare sui giovani prospetti del territorio in modo professionale e credibile. Questo deve essere il vero punto focale dei ragionamenti tra noi e il Cosenza per creare una società forte, solida e ambiziosa. E non ragionare sull’ordine dell’euro in più o in meno per far partire questo grande progetto. Non bisogna pensare solo al lato economico…».
La questione Rende
A prescindere dal Cosenza, Coscarella nella sua intervista parla anche del Rende. «È stata una stagione molto complicata per tanti aspetti – chiude -. Sarebbe surreale dire che non sono stati fatti degli errori. Ho visto gente della società piangere nel momento della retrocessione. Per quanto riguarda il futuro si riparte immediatamente con un ulteriore esborso economico notevole per l’iscrizione in Serie D. Va completata per il prossimo 24 luglio, con lo sguardo molto attento alla situazione riammissioni in Serie C. Saranno per le società solide e virtuose di cui, lo dico con un pizzico d’orgoglio, il Rende è capofila».