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24/08/2021 ore 12.54
Cosenza Calcio

Campedelli: "Ecco perché il Chievo Verona è fuori. Il calcio mi ha deluso"

Dopo l’esclusione dal campionato di Serie B e la mancata possibilità di poter ricominciare dai dilettanti, Luca Campedelli, Presidente del Chievo Verona, spiega le sue motivazioni e racconta quello che è il suo punto di vista della vicenda in una lunga intervista a Repubblica. Della mancata partecipazione al campionato di B dei clivensi, ricordiamolo, ne
di Alessandro Storino

Dopo l’esclusione dal campionato di Serie B e la mancata possibilità di poter ricominciare dai dilettanti, Luca Campedelli, Presidente del Chievo Verona, spiega le sue motivazioni e racconta quello che è il suo punto di vista della vicenda in una lunga intervista a Repubblica. Della mancata partecipazione al campionato di B dei clivensi, ricordiamolo, ne ha giovato il Cosenza che ne ha preso il posto

Campedelli: “Fuori per alcuni arretrati nei versamenti Iva”

“La Figc ha deciso che non potevamo iscriverci né in Serie B, dove eravamo, né nei dilettanti. La ragione: alcuni arretrati nei versamenti Iva. Abbiamo chiesto per tempo di pagare a rate. L’ufficio riscossione delle Entrate ha riconosciuto il nostro diritto a frazionare i versamenti, ma a causa delle norme legate al Covid non ha potuto predisporre le necessarie pratiche. La prima rata l’abbiamo pagata il 28 giugno, 800mila euro dei 18 milioni che devo allo Stato. Ma non è bastato. Il Tar – continua Campedelli – ha dato ragione alla Figc. Giovedì ci presenteremo al Consiglio di Stato, che ha accettato di anticipare l’udienza. Chiediamo l’iscrizione alla Serie B in soprannumero. Abbiamo fatto tutto secondo le regole. Il calcio vive sui debiti e i pagherò. Però alla fine paghiamo solo noi”

“Via tutti i giocatori, anche i Primavera: non c’è riconoscenza”

“La Figc ha consentito ai calciatori di liberarsi gratis e lo hanno fatto tutti, Primavera compresa. La gratitudine non è di questo mondo. I procuratori si sono arricchiti. I club rivali anche. Nel calcio devi dare senza pretendere niente. Siamo stati i primi ad allenare i ragazzini disabili, a portarli in ritiro. Ma nel pallone il bene non torna”.

“Il nuovo Chievo di Pellissier? Con lui non mi sento più”

“Con lui non mi sento più. Nella vita è complicato trovare le persone ma è un attimo perderle. Leggo che ha intenzione di rilevare il club, a capo di una cordata. Sono pronto a parlarne, per i tifosi e per i 50 dipendenti, l’anima del club. Sto pensando come pagare loro gli stipendi. Se tradisci chi lavora per te è finita davvero”.

“Il sistema calcio mi ha deluso. Ed i progetti futuri…”

“Con la Figc che ci ha trattato con disparità rispetto a casi simili. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per sapere se altri fossero nella nostra situazione, ma ci è stato negato. Tutto il calcio mi ha deluso. Non riesco più a guardare una partita. Cos’ho imparato da questa storia? Da ragazzo avevo il mito del club inglese Preston North End, che a fine ‘800 stabilì il record di imbattibilità, ma non ho soldi per prenderlo e il mio inglese non è abbastanza buono. Certi sogni – conclude Campedelli – è meglio lasciarli tali. A trent’anni sognavo una Lamborghini. Ci salii, era scomodissima. Anche il calcio lo è”.