Cosenza: anno nuovo, contratti vecchi. Tutti in scadenza meno cinque
Anno nuovo, contratti vecchi. Il Cosenza apre il 2021 con le scadenze da rivedere. Fatta eccezione per cinque elementi della rosa, tutti gli altri ingaggi termineranno al 30 giugno prossimo. Non il massimo, soprattutto se fra questi c’è anche quello di Stefano Trinchera, legato ai Lupi dall’estate del 2017. Una situazione paradossale, soprattutto se si considera il triennale siglato dallo staff tecnico. E lunedì apre ufficialmente il calciomercato dei Lupi e di tutta la Serie B.
[nextpage title=”CHI SCADE” ]

Da regolamento del calciomercato, i giocatori in scadenza possono già accordarsi con nuove compagini e depositare il contratto per la stagione 2021/’22 dal 1° febbraio. Schiavi, Bruccini, Legittimo, Petrucci, Sciaudone, Saracco, Carretta e Idda sono i calciatori di proprietà in scadenza. In più termineranno i prestiti di Ingrosso, Gliozzi, Falcone, Petre, Sacko, Bouah, Borrelli, Bahlouli, Kone e Vera. Per quanto riguarda Falcone e Petre, abbiamo già parlato dell’opzione di riscatto. Quella del portiere potrebbe garantire al Cosenza una plusvalenza di mezzo milione. In totale, comunque, sono diciotto i giocatori che sulla carta a giugno andranno via, sette di proprietà e undici in prestito.
[/nextpage]
[nextpage title=”CHI RESTA” ]

Ad oggi, coloro che hanno firmato fino al 2022 sono tre, ovverosia Corsi, Bittante (rinnovati lo scorso settembre) e Tiritiello. Nel 2023, invece, scadranno i contratti firmati da Matosevic e Báez, quest’ultimo prolungato di un anno pochissimo tempo fa. Sono cinque, insomma. Più il solito Moreo, in prestito a Lucca.
[/nextpage]
[nextpage title=”TRINCHERA” ]

Ancora più singolare è la situazione del direttore sportivo del Cosenza, che aveva siglato un biennale dopo la prima salvezza ottenuta insieme a Braglia. Difficile, se non impossibile, trovare un’altra compagine di Serie B con tutte questi accordi, compreso quello col direttore sportivo, in procinto di terminare. L’accordo con Stefano Trinchera scadrà nel prossimo giugno e non ci sono stati contatti tra le parti per il prolungamento dell’apporto lavorativo.
[/nextpage]