Con la chiusura delle Curve Guarascio ignora i tifosi… e pure Buscè
Il presidente invece di ricucire il rapporto con la tifoseria organizzata prende una decisione che certifica la rottura definitiva con la piazza rossoblù
Chiudere le curve “Bergamini” e “Catena” significa dimenticare il passato, ignorare il presente e non investire per il futuro. Significa anche cancellare ogni possibilità di ricucire un rapporto con i tifosi, ormai in totale rottura con il presidente Eugenio Guarascio. Non è così che si risponde all’appello dell’allenatore dei Lupi, Antonino Buscè, che, dalla nostra emittente nella prima puntata di “11 in Campo”, aveva invitato la tifoseria a sostenere la squadra.
Non esistono motivi strutturali che impediscano ai tifosi di accedere al cuore del tifo organizzato: si tratta solo di una precisa volontà del club di razionalizzare le spese più che gli spazi, visto che ogni tornello attivo richiede la presenza di steward. Il calcio, signor Presidente Guarascio, è un’altra cosa. E lei continua a non volerlo comprendere. Allora, si tenga pure la contestazione, evidentemente le fa anche piacere.