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11/03/2024 ore 17.28
Cosenza Calcio

Cosenza, Caserta è il decimo: tutti gli esoneri del Presidente Guarascio

Il primo allenatore esonerato dal Presidente del Cosenza Eugenio Guarascio fu Enzo Patania in Serie D. L'ultimo, oggi pomeriggio, Fabio Caserta.
di Alessandro Storino

L’esonero di Fabio Caserta è il decimo da quando Eugenio Guarascio è diventato il Presidente del Cosenza, nell’ormai lontano 2011. Il primo fu Patania, esonerato per far posto a Napoli in Serie D. L’ultimo appunto Fabio Caserta oggi. In mezzo quelli a Cappellacci, Roselli, Fontana, Braglia, Occhiuzzi per due volte, Zaffaroni e Dionigi. Ma andiamo a ricordare tutti gli allenatori della gestione Guarascio.

Gli allenatori del Cosenza con Guarascio in Serie D: tre in due anni

Ad aprire l’era Guarascio fu Enzo Patania, chiamato dal nuovo presidente sulla panchina del “Marulla” per provare un’immediata risalita nel calcio professionistico nel 2011. A seguito della sconfitta nella prima di ritorno contro la Nuvla San Felice, a Nola, Patania venne esonerato e il suo posto preso da Tommaso Napoli, che condusse la squadra al secondo posto (alle spalle dell’Hinterreggio) e vinse i playoff Nazionali. La richiesta di ripescaggio non sortì però gli effetti sperati e il patron decise di cambiare di nuovo, affidando la guida della squadra a Gianluca Gagliardi. Altra medaglia d’argento, playoff persi ai rigori contro la Casertana ma stavolta il ripescaggio arrivò: Cosenza in Lega Pro Seconda Divisione.

Gli allenatori in Serie C del Cosenza

 Per il ritorno fra i professionisti Guarascio cambiò tanto: fuori Stefano Fiore, dentro Ciccio Marino e Gigi Condò; fuori Gagliardi, dentro Roberto Cappellacci, al quale venne sottoposto un contratto annuale. Il tecnico abruzzese guidò senza problemi i Lupi all’ammissione in Serie C unica al termine del campionato del centenario e il numero uno di via degli Stadi gli rinnovò il contratto, facendogli firmare un biennale prima ancora di assumere il nuovo ds, che sarebbe stato Mauro Meluso. In Serie C non andò però altrettanto bene: Cappellacci venne esonerato dopo poche partite e al suo posto, nel 2015, arrivò Giorgio Roselli. Per lui contratto fino al termine del campionato, poi rinnovo (anche qui, biennale) mentre a Meluso venne concesso un prolungamento di un solo anno.

Da Roselli a Fontana

Roselli riuscì a portare i rossoblù alle porte dei playoff nel 2015/’16. In quell’estate si consumò l’addio di Meluso e l’arrivo di Cerri, me la situazione precipitò quasi subito: a seguito dell’1-1 sotto Natale contro il Catanzaro, l’allenatore venne esonerato e la guida tecnica fu affidata al suo secondo, Stefano De Angelis, che arrivò fino alle porte delle Final Four venendo eliminato dal Pordenone. Nonostante il popolo bruzio chiedesse la riconferma dell’ex terzino, il patron decise di rifondare per l’ennesima volta: dentro Stefano Trinchera, nuovo ds, e come tecnico arrivò Gaetano Fontana.  

Braglia il più duraturo

 Con l’ex Juve Stabia le cose andarono male sin da subito: fuori in Coppa Italia, penultimo posto in classifica e zero vittorie in cinque gare. Galeotto fu il 4-2 rimediato a Siracusa. Il lunedì arrivò l’ufficialità dell’addio, ma la scelta di prendere Piero Braglia fu presa soltanto il giovedì pomeriggio. Il venerdì rifinitura, il sabato sera sfida al Catania persa 0-1. Eppure Braglia fu l’uomo dei playoff e del ritorno in Serie B e resistette sulla panchina per oltre due anni, più di qualunque suo predecessore. Piccola curiosità: tutti i contratti del maremmano furono annuali.

L’arrivo di Occhiuzzi

Lo strappo con Braglia avvenne dopo cinque sconfitte consecutive, terminate con lo 0-1 patito dall’armata Benevento. Arrivò Pillon, che fu una meteora capace di collezionare appena quattro punti su quindici a disposizione. Poi la pandemia, le dimissioni del veneto e la promozione di Roberto Occhiuzzi, la salvezza post-lockdown e la scelta di firmare un triennale, il primo della storia del Presidente ad un tecnico, lasciando il ds Trinchera al palo.

Gli ultimi anni

La storia con il tecnico di Cetraro non va come tutti speravano. Occhiuzzi completa il 2020/2021 retrocedendo sul campo. Ma il Cosenza viene riammesso in B per le disgrazie del Chievo Verona. Trinchera saluta ed arriva Goretti. In panchina, nonostante non sia mai formalizzato un esonero, non c’è più Occhiuzzi ma ci va Zaffaroni che però nel dicembre del 2021 viene esonerato. Torna Occhiuzzi, ma dura due mesi. A febbraio nuovo ribaltone. E’ la volta di Bisoli che conduce il Cosenza alla salvezza ma in estate non viene confermato, stessa sorte di Goretti. Arriva Gemmi che sceglie Dionigi. Ma ad ottobre del 2023 arriva l’esonero anche per lui. Viali, tramite i play-out, salva il Cosenza ma a fine anno sceglie Ascoli. Con Guarascio che ripiega su Caserta. Il tecnico di Melito Porto Salvo è stato esonerato oggi.