Cosenza-Como 2-0: Gori e Millico fanno sorridere il "Marulla"
Sette punti in tre partite: nemmeno il tifoso più ottimista avrebbe potuto preventivare un rientro dalla sosta così positivo. Il Cosenza dà seguito all’ottimo pari di Perugia portando a casa un’altra “W” sulla tabella di marcia. Neanche il Como resiste alla marcia dei silani, che dimostrano di non temere nessun avversario e portano a casa la seconda vittoria stagionale dopo quella sul Vicenza. Menzione d’onore per Caso, inarrestabile sia nello stretto che nel campo aperto, ma a brillare più di tutti è la stella di Gabriele Gori: tre gol in cinque partite, un ruolino di marcia niente male per il centravanti con la nove sulla schiena. E poi, Millico: entra e segna, chiudendo un match che non ha mai visto i rossoblù in difficoltà.
Cosenza-Como: così in campo
Al posto dello squalificato Palmiero, Zaffaroni decide di inserire Gerbo, al quale viene affidata anche la fascia di capitano. Il numero 25 prende il posto del classe ’96 anche nello scacchiere del tecnico, agendo da play, mentre Carraro è nuovamente mezzala. È l’unico cambio rispetto all’undici che ha trovato un punto d’oro a Perugia. Dall’altra parte, invece, Cerri e Gliozzi compongono il tandem d’attacco con Parigini a svariare su tutto il fronte offensivo.
È proprio Parigini a mettere in mezzo un cross pericoloso da sinistra al 6′: ad arrivare sul pallone è l’ex di turno Gliozzi, che però non riesce a battere Vigorito. Al 13′ Gabriele Gori scalda i guantoni dell’altro Gori, portiere del Como, che però deve capitolare un minuto dopo: il centravanti riceve spalle alla porta, si gira e lascia partire un bolide di sinistro sul quale il suo quasi omonimo non può nulla. È il vantaggio, e che vantaggio: un gol da cineteca. Il Como risponde al 16′ con un tiro di Bellemo bloccato da Vigorito, ma è al 35′ che la porta rossoblù trema: imbucata di Cerri per Parigini, il calciatore lariano calcia a botta sicura ma il pallone rimbalza sui due pali interni prima di terminare fuori.
Cosenza in controllo della gara, ma il Como ci prova
La ripresa inizia col Cosenza che appare in controllo della gara, ma al 6′ un colpo di testa di Cerri impegna severamente Vigorito. La squadra di Gattuso si affaccia con un bel traversone dalla trequarti su cui Vignali non arriva. Il Cosenza però sa come serrare le fila e la linea difensiva a tre, con Rigione a dare ordini e Vaisanen e Tiritiello a eseguire, non dà segni di cedimento: i tre fanno ottima guardia sugli avanti avversari e non permettono agli ospiti di rendersi pericolosi.
Una sintonia che appare evidente al 77′, quando i tre mandano in fuorigioco Cerri che spara addosso a Vigorito: la linea è perfetta. Nel finale Gori cerca la doppietta personale, ma il portiere lombardo blocca senza patemi. Al 90′ Millico prende il posto di Gori, che si accomoda in panchina dopo una standing ovation: è proprio il giocatore di proprietà del Toro a chiudere la partita, fulminando un impreciso Gori da dentro l’area piccola, regalando ai tifosi rossoblù l’esultanza finale.