Cosenza, Dametto sogna un “Marulla” pieno: «Se ci sono 10mila spettatori è meglio...» | VIDEO
Il difensore rossoblù racconta l’impatto con l’ambiente bruzio, la forza del gruppo e la voglia di riscatto dopo la retrocessione in serie C. «Qui sto benissimo»
Un Cosenza diverso, più compatto, più consapevole. Lo si è visto nella brillante vittoria contro il Catania al “Marulla” e lo conferma anche Paolo Dametto, difensore centrale arrivato da poco in rossoblù ma già integrato a pieno nello spogliatoio. Ospite degli studi di Cosenza Channel, Dametto ha raccontato il suo impatto con la squadra, con la città e con la Serie C, campionato che conosce bene.
«Ci voleva – ha esordito – soprattutto per i ragazzi che erano già qui l’anno scorso. Hanno avuto delle difficoltà e quando sono arrivato, una ventina di giorni fa, li ho visti ancora portarsi dietro quel bagaglio negativo. Spero che questa vittoria ci abbia sbloccati».
Per Dametto il gruppo è la forza del Cosenza. «Già con Salernitana e Crotone avevamo fatto buone prestazioni, anche se in due partite abbiamo raccolto solo un punto. Ma io ho la sensazione che siamo una buonissima squadra, si sta formando un bel gruppo. Dobbiamo continuare a lavorare e questo porterà sicuramente dei buoni risultati».
Calciomercato Cosenza, trattativa avanzata con Beretta per l’attacco. Ora Guarascio...Un’identità che passa anche dalla mentalità. «Il mister e lo staff hanno lavorato soprattutto sulla testa dei giocatori, perché senza quella siamo tutti scollegati. Sono stati bravi a rimettere i pezzi al posto giusto. Ora dobbiamo continuare con umiltà perché siamo solo all’inizio. Dobbiamo lavorare e sacrificarci l’uno per l’altro. Questo è un valore che ho riconosciuto subito al gruppo».
Il successo col Catania, però, è già archiviato. «Abbiamo analizzato la partita come sempre, anche dopo un pareggio o una sconfitta. Abbiamo visto le cose da migliorare e quelle positive. Ma ora siamo già mentalizzati sulla prossima partita contro la Casertana».
E proprio sul girone C, Dametto ha le idee chiare. «Ho fatto la Serie C per tanti anni. È difficile vedere una squadra che a febbraio ha già vinto il campionato. Sono tutte partite sporche, difficili, che si giochi contro la prima o l’ultima. Ci sono tante regine: Catania, Benevento, Trapani, Casertana… anche noi. Secondo me si deciderà tutto alle ultime giornate».
Poi si sofferma sulle qualità del Cosenza. «Abbiamo tanta qualità, possiamo fare molto di più. Ma quello che mi ha colpito è la voglia dei compagni di sacrificarsi l’uno per l’altro. Se uno sbaglia, gli altri corrono subito a rimediare. Anche chi gioca meno arriva al campo un’ora e mezza prima per fare esercizi e terapie. Questo è un segnale forte».
Dametto parla anche di Ricciardi, reintegrato dopo il mercato. «Si è sempre allenato bene, anche quando sembrava dovesse andare via. È uno dei più carichi in squadra. Ha doti fisiche e tecniche difficili da trovare in questa categoria».
Il difensore arriva dalla Torres e ha raccolto informazioni su Cosenza da Riccardo Idda. «Ne parla benissimo. È innamorato di Cosenza. Quando gli ho detto che forse sarei venuto qui, gli si sono brillati gli occhi».
Il primo impatto è stato positivo. «Quando mi ha chiamato il procuratore, sapevo già qualcosa. Ma quando ho toccato con mano la realtà, mi sono trovato benissimo. Possiamo lavorare bene, ci sono strutture all’altezza. Ora tocca a noi, dobbiamo portare risultati. E coi risultati vogliamo riavvicinare il pubblico».
Cosenza, curve riaperte con il Giugliano: i prezzi di abbonamenti e bigliettiSull’assenza dei tifosi in casa, Dametto non si nasconde. «Mi dispiace per la situazione, perché avere questo pubblico dalla nostra parte è importante. Ma noi dobbiamo isolarci da tutto e pensare alla partita. Se ci sono 10mila spettatori è meglio, ma anche se non c’è nessuno dobbiamo vincere».
Una situazione mai vissuta prima. «Sicuramente è particolare. Ma ci dà anche più responsabilità. Noi li vorremmo vedere lì mentre combattiamo in campo, come abbiamo fatto col Catania. Al momento è così e dobbiamo adattarci».
Sabato pomeriggio la sfida con la Casertana sarà una festa dello sport. E il difensore guarda con fiducia anche al futuro. «Mi trovo bene a Cosenza. Mi hanno aiutato i compagni, Ricciardi mi ha indicato dove prendere casa, dove andare. Nei momenti liberi vado al mare. Già il rumore e i colori mi fanno stare bene».