Cosenza, derby amaro al "Granillo": la Reggina vince di rigore
Alla fine il derby è della Reggina. Una vittoria tutto sommato meritata quella degli amaranto rispetto a un Cosenza che ha fatto troppo poco per uscire indenne dal “Granillo“. Due le traverse prese dai Lupi, ma ciò non giustifica una partita giocata su ritmi lenti e senza una manovra volta a far male all’avversario. Poi ci si è messo anche l’arbitro Giua che al novantesimo ha revocato un rigore su Laura, che secondo il direttore di gara si è lasciato cadere prima che Amione toccasse il suo piede destro. Una decisione che non convince del tutto.

Derby Reggina-Cosenza: così i Lupi in campo
Rispetto al match pareggiato contro il Lecce, lo squalificato Pierpaolo Bisoli schiera un 3-4-1-2 con Camporese, Rigione e Venturi davanti a Matosevic; Situm, Kongolo, Vallocchia e Liotti (ex della gara) a centrocampo; Caso dietro Millico e Larrivey, la coppia gol andata a segno nella sfida di martedì scorso. Una formazione votata al gioco offensivo con due interpreti in mezzo al campo che hanno il compito di coprire diversi metri per dare equilibrio allo scacchiere rossoblù.
Derby Reggina-Cosenza: la traversa di Liotti e il rigore di Folorunsho
Il derby contro la Reggina, però, inizia subito con una disattenzione difensiva ad opera di Rigione, che dopo sessanta secondi, si fa ammonire da Giua, per un fallo commesso al limite dell’area di rigore su Folorunsho. Di Chiara prova il gol a giro su punizione, ma la palla termine alta sopra la traversa. Il secondo errore in fase di possesso invece è della Reggina. Kupics e Di Chiara non si intendono, Situm si intrufola e guadagna una punizione. Sulla battuta si presenta Liotti che al 9’ prende la traversa. Un brivido per gli amaranto.
La Reggina, dal canto suo, sfrutta le capacità tecniche di Folorunsho e Rivas, capaci di muoversi senza palla in orizzontale e verticale. Sulle fasce, rispetto al Cosenza, la squadra di Stellone è più incisiva e infatti al 36’ arriva l’episodio del rigore: Kupics (spostato a destra dall’allenatore amaranto) viene atterrato dai difensori rossoblù (ma in realtà c’era un rigore pochi istanti sempre per i padroni di casa), ma dal dischetto si presenta Folorunsho, il quale indovina l’angolo giusto e segna l’1-0.
La rete del vantaggio accende la formazione dello Stretto, che gioca bene, sfruttando le sue caratteristiche, mentre il Cosenza si affida alle individualità, senza tentare di passare da una manovra ragionata. Le palle lunghe non sono sempre la soluzione per nascondere gli evidenti limiti tecnici e strutturali. Così, il primo tempo si conclude con la Reggina avanti, ma il punteggio poteva essere più pesante visto il 2-0 annullato a Rivas per fuorigioco.
Derby Reggina-Cosenza: la ripresa
Nella ripresa il Cosenza fa subito due cambi. Dentro Di Pardo e Laura per Rigione e Millico, mentre la Reggina schiera nella seconda parte del match Adjapong per Kupics. La squadra di Bisoli dunque passa al 4-4-2, con Situm, Camporese, Venturi e Liotti in difesa; Di Pardo, Kongolo, Vallocchia e Caso a centrocampo; Laura e Larrivey in attacco. Non contento di come si è messa la gara, Chiodi (allenatore in seconda dei Lupi), butta nella mischia anche il kosovaro Voca al posto di Vallocchia, precedentemente ammonito.
Il leit-motiv del derby è chiaro: la Reggina dimostra di avere una forte identità, esprimendo un calcio pulito e dinamico, fatto di ripartenze e supporto dagli esterni. Il Cosenza, tuttavia, non ha idee da sviluppare e se gli avversari non commettono errori, difficilmente si presenta davanti alla porta avversaria. Nonostante l’ottimismo di Bisoli, così la salvezza diventa difficile. Se con il Lecce è mancata la cattiveria e l’attenzione per difendere la vittoria, con la Reggina sono venute meno le capacità anche dei singoli. Millico e Laura (che dà la sensazione di saper giocare solo in un modo, ovvero quando ha la possibilità di essere l’unico punto di riferimento in attacco, con la palla da buttare negli spazi, com’è avvenuto, ad esempio, a Frosinone) praticamente impalpabili. Per dare un minimo di geometria al gioco rossoblù, Chiodi fa entrare anche Carraro per Kongolo, mentre la Reggina inserisce Galabinov.

Derby Reggina-Cosenza: il rigore revocato
Al 76’, un sussulto dei Lupi. L’azione nasce dalla sinistra con un assolo di Caso. Palla in mezzo per Larrivey che da meno di un metro prende la traversa, la seconda dell’incontro per la squadra silana. Ci si mette anche la sfortuna (se non vogliamo parlare anche di imprecisione). Ancora un ingresso per il Cosenza, a quindici minuti dal termine: Sy per Liotti. Al 90esimo il rigore della discordia: Amione stende Laura, ma dopo la visione della Var, Giua torna indietro e ammonisce l’attaccante francese per simulazione. Il derby è della Reggina. Meritatamente.