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06/05/2023 ore 18.10
Cosenza Calcio

Cosenza, D'Urso riagguanta il Venezia. Salvezza ancora da conquistare (1-1)

Pohjanpalo porta avanti i lagunari nel primo tempo, poi i rossoblù premono fino alla fine e trovano in zona Cesarini il pareggio con un colpo di testa di D'Urso
di Antonio Clausi

Viaggio all’inferno e ritorno con un biglietto valido per un tour di 90’. Cosenza-Venezia è stata questa per i fan rossoblù che fino all’ultimo minuto hanno temuto nuovamente di sprofondare in classifica alla luce della vittoria del Cittadella. Invece D’Urso ha tenuto accesa la fiamma della speranza che, in attesa della partita del Brescia a Parma, dovrà essere alimentata a dovere sia ad Ascoli che poi con il Cagliari in casa. Emozionante l’apporto dato dalla tifoseria che, in quasi 10mila unità, ha sospinto dal primo all’ultimo Vaisanen e compagni. L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive vieterà loro la trasferta nelle Marche se sprovvisti di tessera del tifoso, l’appuntamento per molti, pertanto, è all’ultima sfida della regular season.

Voca ko, Florenzi in panchina

Viali si dispone a sorpresa con il 3-4-3 avanzando D’Orazio e Rispoli ai lati del tandem mediano Calò-Bresciani. Voca è infortunato, ma, dopo la squalifica, torna Marras dall’inizio. Davanti non c’è Nasti: tocca a Finotto fare coppia con Zilli. Vanoli invece non rinuncia alla difesa a tre e posiziona Ellertson in appoggio a Johnsen e del bomber Pohjanpalo.

Marras sfiora il vantaggio dopo 9’ con una rasoiata dal limite, lo imita Tessman al 20’ sventagliando dalla distanza. Sul match incide il primo caldo stagionale, ma Joronen deve usare tutta la sua elasticità per neutralizzare una sponda di D’Orazio su cui si stava avventando Finotto.

Pohjanpalo, che prodezza

La partita vive di fasi alterne e il pallino del gioco passa da una squadra all’altra fino al vantaggio di Pohjanpalo: una vera e propria prodezza. Andersen al 35’ crossa dalla destra, il centravanti finlandese si avvita su stesso superando Meroni ed incorna di testa. La palla bacia il palo e gonfia la rete: applausi.

L’occasione del pareggio arriva subito. Marras verticalizza per Finotto che si invola verso il pipelet lagunare aggirandolo. A porta vuota, però, calcia sui tabelloni lasciando di stucco il Marulla e i suoi compagni di squadra. Viali nella ripresa dà fiducia agli stessi undici, ma ancora Finotto spreca goffamente un bel cross di Zilli. E’ il segnale che bisogna cambiare e il tecnico dei Lupi ne avvicenda tre buttando dentro D’Urso, Praszelik e Nasti al posto di Rispoli, Calò e dell’attaccante ex Spal.

La riprende D’Urso

Gli effetti si vedono subito. Il Cosenza alza il baricentro e va vicino al gol con una zuccata di D’Orazio che viene deviata casualmente in corner da Candela. La sfida inevitabilmente aumenta i giri del motore. Cheryshev consente a Micai di guadagnarsi la pagnotta, ma il Venezia viene infilato centralmente. D’Urso inventa, ma Marras spreca da due passi. I Lupi premono forte. Brescianini apparecchia per Delic: alto sopra la traversa.  La firma sul gol del pareggio la mette D’Urso esattamente quando l’arbitro indica cinque minuti di recupero. Da solo a centro area incorna per il meritato 1-1.