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09/09/2024 ore 12.18
Cosenza Calcio

Cosenza, il ritorno di Tutino al "Marulla": storia d'amore con finale amaro

Una grande storia d'amore, tra Tutino ed il Cosenza, rovinata da quelle dichiarazioni in Comune. L'attaccante guiderà domenica l'attacco della Sampdoria.
di Alessandro Storino

Domenica ci sarà Cosenza-Sampdoria. Non sarà sicuramente una partita normale. Segnerà infatti il ritorno di Gennaro Tutino al “San Vito – Marulla”. Il calendario non è stato clemente con l’attaccante napoletano. Alla 5^ giornata gli ha già riservato una giornata piena di emozioni. Ma anche per i tifosi del Cosenza sarà sicuramente un colpo al cuore rivederlo da avversario, dopo così poche settimane.

Finale amaro

Quella tra il Cosenza e Gennaro Tutino è stata una bella storia d’amore durata 3 campionati, ma finita purtroppo male. Se l’attaccante, a fine campionato scorso, dopo i 21 gol segnati in rossoblù, avesse ammesso senza troppi problemi che si sarebbe voluto giocare, a 28 anni, la sua seconda ed ultima chance in Serie A, o comunque con un club di prima fascia di Serie B, tutti, o quasi, i tifosi del Cosenza, avrebbero compreso la sua scelta. Ed avrebbero capito anche se, anziché le dichiarazioni auspicate sopra, ci fosse stato il silenzio. Ciò che invece stona in quel che è stato l’idillio tra i colori rossoblù e Gennaro Tutino, sono le cose dette. Ma anche quelle non dette.

Le parole di Tutino

Il 24 maggio Tutino viene ricevuto in pompa magna in Comune. Ad attenderlo c’è il Sindaco Franz Caruso pronto a consegnarli le chiavi della città. Quel giorno Tutino rilascia delle dichiarazioni:  «Sapete tutti come sono legato alla città e il Cosenza è al primo posto nella mia testa e della mia famiglia. C’è da parlare anche con un’altra squadra. Tutti mi chiedono di restare e per me il Cosenza è al primo posto. Il Presidente ha il coltello dalla parte del manico. E’ inutile dire quanto io ci tenga ed abbia senza di appartenenza. C’è solo da aspettare». Non c’è molto da commentare. Sono parole che, inequivocabilmente, lasciano pensare ad una volontà chiara del calciatore: mettere al primo posto i sentimenti, al netto di quella che potrebbe essere l’ultima grande chance della sua carriera. Dichiarazioni e gesti eventuali, che fanno impazzire ancora di più il popolo rossoblù, innamorato pazzo, in quel momento, di Gennarino da Napoli.

La storia che cambia

I fatti andranno in maniera opposta. Il Cosenza in effetti riscatta l’attaccante dal Parma. Guarascio lo fa esclusivamente per rivenderlo, la mossa è inaspettata ma chiara fin da subito. Ma da quel momento in poi Tutino non parla più. Lo farà il suo agente, Mario Giuffredi, che dichiara che la storia tra l’attaccante ed il suo assistito è finita. Certo, nessuno si sarebbe aspettato che l’attaccante smentisse in quei giorni lì le parole del suo procuratore che, chiaramente, fa il suo lavoro e lo fa anche bene. Sono storie di calciomercato come se ne sono viste a centinaia. Ma, visto com’è andata, allora è anche facile intuire che il Cosenza non era così tanto al primo posto nella testa di Tutino. O, forse, lo era solo quando la possibilità di un riscatto a titolo definitivo, non era vista come un qualcosa di concreto. Non ci sarà mai nessuno che lo spiegherà in maniera chiara. Ciò che è certo è che il finale di questa storia, ha, forse per il momento (forse per sempre), macchiato gravemente, agli occhi dei tifosi rossoblù, il passato e le cose belle fatte da Tutino con la maglia del Cosenza Un passato fatto non solo delle 21 reti della passata stagione. Ma anche di una promozione dalla C alla B con la sua firma sopra nel 2018, un’altra salvezza 12 mesi dopo, ma soprattutto tanto amore. Reciproco in quei momenti. Tradito, adesso.