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28/02/2023 ore 23.40
Cosenza Calcio

Cosenza, Nasti è l'eroe del derby. Ribalta la Reggina con due lampi nel buio

L'attaccante dei Lupi con una doppietta nel recupero manda al tappeto i cugini dello Stretto e rilancia le ambizioni salvezza dei rossoblù. Gori segna e non esulta
di Antonio Clausi

L’urlo di Nasti è l’urlo di una squadra che crede nell’impresa. L’ennesima alle latitudini della Sila. Il talento scuola Milan ribalta la Reggina di Pippo Inzaghi ed inguaia l’ex Campione del Mondo che al 90′ già pregustava il blitz. Invece un uno-due micidiale ha regalato un epilogo incredibile che dà ossigeno al Cosenza e che lascia di stucco Menez. I silani abbandonano l’ultimo posto in classifica a margine di una rimonta epica, con due zampate del centravanti nei minuti di recupero. Un delitto perfetto, insomma, che regala stati d’animo completamente differenti alle due tifoserie.

Fuori Nasti e Menez, dentro Gori e Zilli

Entrambi gli allenatori regalano sorprese. Viali decide di consegnare dal 1’ una maglia da titolare al redivivo Florenzi, ma anche a Zilli: entrambi deluderanno le aspettative. Il classe 2002 al centro dell’attacco con Cortinovis a supporto. Il tecnico sceglie il 4-4-1-1, a differenza di Inzaghi che opta per il 4-3-3. 

Tra gli amaranto va in panchina l’intero tridente visto sabato con il Modena. Dall’inizio ci sono Canotto, Cicerelli e Gori. Confermato Colombi in porta, rientra Fabbian dalla squalifica, va fuori Crisetig. Uno dei tanti ex, Liotti, sostituisce l’infortunato Di Chiara. I 22 in campo giocano indossando la fascia di lutto al  braccio, per commemorare le vittime del naufragio dei migranti a Steccato di Cutro. Ai superstiti il club rossoblù ha devoluto l’intero incasso.

La legge del calcio non sbaglia mai

L’importante posta in palio genera un primo tempo da sbadigli dove i cronisti faticano ad appuntare perfino un’azione pericolosa. Attacchi spuntati, imprecisi i calciatori più qualitativi. Gli ospiti cercano maggiormente il fraseggio per arrivare nei pressi dell’area avversaria, ma non riescono ad insinuarsi negli attenti ingranaggi delle linee strette disegnate da Viali. I padroni di casa si affidano a lanci lunghi per sfruttare i centimetri del loro giovane centravanti o in alternativa a delle ripartenze esterne. Ne conseguono zero tiri in porta fino al 36’ quando Rispoli si divora il vantaggio su un assist al bacio di Marras.

L’errore fa scattare l’universale legge del calcio che di rado sbaglia. Sicuramente non questa volta. Meroni al 44’ spazza alla meno peggio di testa, una carambola favorisce Gori che di sinistro fulmina Micai dal limite. L’esultanza è contenuta per rispetto ai suoi vecchi tifosi, ma nel settore ospiti si canta e si balla.

Colombi salva la Reggina

La ripresa scorre via sulla falsa riga del primo tempo, noiosa fino ad un episodio che regala brio ed infiamma il finale. Il Cosenza va vicinissimo al pareggio con D’Orazio che, davvero da due passi, regala la copertina al portiere Colombi che salva la Reggina. Usare l’aggettivo miracoloso è perfino riduttivo, mentre è bravo il pipelet dei Lupi su una girata di Strelec, da poco entrato in campo. La girandola dei cambi spinge Viali a sbilanciarsi con Delic e Nasti. Inzaghi si copre levando un’ala e inserendo Camporese: uno stopper. Un altro mancino velenoso di D’Orazio termina di poco a lato, ma sono i due subentrati a cambiare (sperano all’ombra della Sila) la storia del campionato.

Nasti-gol ribalta la partita

Mentre il quarto uomo alzava il tabellone luminoso con il recupero, Delic si gira in area e crossa per Nasti. La zuccata è perfetta e vale l’1-1. Ma nel giro d’orologio successivo Viali salva la panchina, rilancia le speranze salvezza dei suoi e affossa Inzaghi. Dalla destra arriva un traversone di D’Urso su cui si fionda Nasti e spacca la porta per il 2-1. Un epilogo incredibile, che manda in visibilio anche chi ha seguito il match fuori dal Marulla per protestare contro Guarascio.