Cosenza-Parma, nel ricordo di Daniele Ocello: lo scaleoto tifoso dei ducali
La vita è spesso imprevedibile. Nessuno può sapere cosa riserva il futuro ad ognuno di noi. Ma delle cose sono comunque difficili da accettare. Come morire a 21 anni. Il tragico destino, beffardo, che la vita riservò a Daniele Ocello (nella foto), ormai 18 anni fa, il 0 febbraio del 2004. Una storia, tragica, come ce ne sono tante nel mondo. Ma una storia particolare ed unica nel suo genere. Perché dietro quel ragazzo di Scalea, c’è una storia di tifo davvero particolare. Indelebile ancora oggi.
Chilometri e sacrifici per il Parma
Daniele abitava a Scalea, nell’alto Tirreno cosentino. Ed era una ragazzo che amava il calcio che scelse di tifare Parma. Il suo non era un tifo normale, così come non era consueto tifare per una squadra “diversa” dalle solite. Daniele Ocello ogni settimana partita in qualsiasi modo da Scalea per recarsi al “Tardini” o in trasferta per seguire i gialloblu. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi vista la distanza. Ore ed ore di treno, molto spesso, per seguire la sua squadra del cuore. Sicuramente uno dei pochi in tutto il Sud Italia. Daniele era conosciuto da tutta la Curva Nord del Parma. I Boys hanno esposto per anni lo striscione “Daniele sempre con noi”, dopo la sua morte.
Il destino beffardo
Il 10 febbraio del 2004, Daniele era a Scalea. Chiese un passaggio per tornare a casa ma nel tragitto, l’automobile che lo prese in carico fece un incidente e sbandò. Per il ventunenne non ci fu niente da fare. Si spense così, tragicamente, tra la disperazione della famiglia. La notizia rimbalzò in poco tempo da Scalea a Parma e la stessa disperazione avvilì i tifosi della Curva Nord. Daniele non c’era più. Sembrava un brutto sogno ma invece era la dura realtà.
Il ricordo
Ancora oggi, a distanza di 18 anni, Daniele Ocello è ricordato con affetto e tanto amore da chi gli ha voluto bene. Proprio qualche giorno fa a Scalea, è stato inaugurato un parco giochi in suo onore, grazie alle associazioni “A Scalia vecchia” e “Insieme” che hanno riqualificato un luogo abbandonato. Oggi Daniele avrebbe avuto 39 anni e certamente sabato sarebbe stato presente a tifare Parma anche nella vicina Cosenza. E, anche senz’altri tifosi, si sarebbe piazzato nel settore ospite in solitaria, come quella volta che i ducali vinsero la Coppa Uefa ed a Scalea, ricordano, fece da solo la sfilata sotto i portici, ebbro di felicità. Quella di sabato sarebbe stata sicuramente la “sua” partita e chissà quanto gli sarebbe piaciuto poter ricambiare l’ospitalità ai tanti tifosi parmigiani che lo hanno fatto sentire uno di loro nei suoi viaggi in Emilia.