Cosenza piange Ernesto Truddaiu, "l'uomo roccia" col vizio del gol
Cosenza sportiva piange la scomparsa dell’ex calciatore dei Lupi Ernesto Truddaiu, deceduto ieri nella sua Olbia, in Sardegna, all’età di 65 anni. In riva al Crati restò solo due anni, ma in quel periodo riuscì a entrare nel cuore della tifoseria per l’impegno che metteva in campo e la dedizione alla maglia. Mediano roccioso – di quelli alla Gattuso, molto prima di Gattuso – abbinava alla quantità un’indiscussa qualità che gli ha consentito di essere decisivo in alcuni momenti chiave della stagione 1982-83, la sua prima in rossoblù.
Memorabile, in tal senso, la doppietta da lui messa a segno nei minuti finali del derby contro la Reggina, dopo essere subentrato dalla panchina; due gol che fissarono anche il risultato sul 2-0 per la squadra di casa. E poi, storica la sua tripletta contro il Wycombe, nella semifinale del trofeo Anglo Italiano poi vinto dal Cosenza. Era stato acquistato dalla Paganese “dei miracoli” guidata da Lucio Mujesan e arrivò proprio al seguito dell’allenatore la cui permanenza in città, però, si rivelò di brevissima durata.
Nocerina, Ternana, Reggiana, Reggina, Cavese e Varese le altre squadre per cui ha giocato nella sua lunga e luminosa carriera, lasciando ovunque un buon ricordo. Non a caso, messaggi di cordoglio e di stima nei suoi confronti sono stati riversati oggi in rete da tifosi e dirigenze di tutte le compagini in cui ha militato.