Cosenza-Reggina 0-1: il derby di Calabria lo decide Montalto
Un Cosenza spuntato cede il passo alla Reggina, che vola in testa alla classifica. Il derby vede gli amaranto vincere al “Marulla”. I rossoblù, dal canto loro, non sono riusciti quasi mai a rendersi pericolosi se non su qualche iniziativa personale di Caso, che comunque nella ripresa è calato in modo non indifferente. Troppo poco in un derby sentitissimo come quello contro gli amaranto, che agganciano il Pisa in vetta alla classifica. La sensazione è che la produzione offensiva dei Lupi manchi di idee alternative alle serpentine del dieci e ai tentativi di Gori. Nota di merito per i tifosi, mai in silenzio per tutti i 94 minuti.
Cosenza-Reggina: così in campo
Zaffaroni sceglie Venturi al posto dell’indisponibile Tiritiello, confermando poi Rigione e Pirrello per completare il terzetto difensivo. A centrocampo torna titolare Florenzi, con Palmiero in regia e Carraro dall’altra parte. Corsi a sinistra vince il ballottaggio con Sy, Situm a destra inamovibile così come Gori e Caso in attacco. Aglietti, dall’altra parte vara un 4-4-2 che permette alla Reggina di lavorare soprattutto sugli esterni.
Vigorito strepitoso su Cionek
A manovrare lateralmente meglio è però il Cosenza, come nell’occasione che capita a Corsi al 9’: il cross di Situm è un cioccolatino, ma il capitano non riesce a impattare bene il pallone che finisce sul fondo. Dall’altra parte gli amaranto giocano soprattutto a destra con Bellomo, ma l’occasione più pericolosa arriva dalla sinistra con Di Chiara che, al 13’, mette in mezzo un bel pallone per l’avvitamento di Montalto: palla sul fondo. La Reggina prende coraggio e insiste sulle corsie laterali, guadagnando un corner sul quale al 18’ Cionek salta più in alto di tutti: Vigorito è strepitoso.
Nei minuti fra il 20’ e la mezz’ora il Cosenza guadagna un discreto predominio territoriale senza mai però affacciarsi in modo pericoloso dalle parti di Turati. Il portiere reggino viene impegnato in modo consistente per la prima volta al 33’ da Caso, il cui tiro comunque non ha abbastanza angolo. La Reggina si fa vedere ancor da piazzati, dove fa valere la prestanza fisica dei propri effettivi: al 34’ Galabinov va giù dopo una trattenuta di Rigione, ma l’arbitro non ravvisa gli estremi per il penalty. Il possesso palla è di marca ospite, ma i Lupi comunque si spingono in avanti sui palloni recuperati come accade al 39’, quando Caso si prodiga in una rovesciata impossibile e toglie dalla testa di Florenzi un pallone aureo crossato da Carraro. Il primo tempo si chiude 0-0, con poche azioni degne di nota.
Nella ripresa la decide Montalto
La ripresa vede gli stessi ventidue del primo tempo rientrare dagli spogliatoi e schierarsi allo stesso modo. Anche l’atteggiamento è molto simile, con gli amaranto a cercare il controllo e i rossoblù invece spesso a chiedere il lancio lungo su Gori. La prima occasione arriva però da calcio d’angolo ed è un colpo di testa di Rigione che termina alto. Dopo dieci minuti dall’inizio dei secondi 45’ gli amaranto vanno in vantaggio: la transizione ospite trova Montalto lasciato colpevolmente solo, Venturi accorcia ma si ferma a metà strada, Corsi arriva in ritardo e l’attaccante può liberare il sinistro per battere Vigorito sul palo lungo.
Il Cosenza si accende a sprazzi e quasi esclusivamente quando Caso decide di saltare gli avversari palla al piede: al 57’ serve Gori che gira ma manda a lato. Al 65’ Liotti rifila un pestone a Situm: sarebbe doppio giallo, ma il direttore di gara lo grazia. Aglietti ne approfitta e lo sostituisce con Laribi, togliendo anche l’altro ammonito Bianchi per Hetemaj. Nel Cosenza, invece, entra Millico per Florenzi: i Lupi passano al 4-2-3-1 con Situm, Caso e il giovane scuola Toro nella batteria di trequartisti, mentre Pirrello fa il terzino destro. Non cambia però il modus operandi dei rossoblù, che alzano sì il pressing ma faticano a trovare le linee di passaggio giuste fra le maglie bianche fino al 75’, quando Carraro per un nulla non manda in porta Millico.
Sul contropiede Bellomo prima e Di Chiara poi sfiorano lo 0-2, ma prima Vigorito e poi l’imprecisione del terzino permettono ai silani di restare in partita. Zaffaroni sostituisce Gori e Palmiero con Pandolfi e Gerbo, ma è Millico a provarci al 77’ con un bel destro deviato in angolo. In generale, però, il Cosenza appare scollegato nei reparti, lungo e senza idee che non siano individuali, mentre la Reggina guadagna tanto in transizione e va ancora vicina al raddoppio con Cortinovis, che cerca il piazzato d’interno sul primo palo ma non trova la porta. Negli ultimi 5 minuti entrano anche Kristoffersen e Sy al posto di Corsi e Situm.
L’ultima occasione dei Lupi è un colpo di testa di Rigione che termina fuori: al termine dei 4’ di recupero arriva la prima sconfitta interna per il Cosenza, mentre la Reggina vive una notte da capolista.