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13/12/2025 ore 17.18
Cosenza Calcio

Cosenza, pari che pesa. Playoff sì, ma promozione diretta sempre più lontana

Il pareggio con il Trapani consolida la classifica ma riapre il tema della panchina corta: gli organici profondi fanno la differenza

di Redazione
Azione di gioco (Foto Trapani calcio)

La storia di Trapani-Cosenza può essere raccontata anche in un altro modo. E allora trasferiamoci a Picerno, dove al 97’ Longobardi, ex Rimini, segna il gol della vittoria per la Salernitana. Un episodio che dimostra come, nel calcio, gli organici profondi facciano la differenza fino all’ultimo minuto. La squadra campana, nonostante una rosa già competitiva, non si è lasciata sfuggire l’occasione di ingaggiare un difensore di fascia – lo stesso ruolo di Cimino – da poco svincolato dal Rimini e, peraltro, vecchia conoscenza di Buscè.

Il Cosenza che pareggia contro l’undici guidato dall’ex Reggina Sasà Aronica è una squadra che consolida la propria posizione playoff ma che, forse, è costretta a dire addio alla promozione diretta. È evidente che l’allenatore non disponga di una panchina “lunga”. Molti dei giocatori che siedono a bordo campo sono giovani di prospettiva, interessanti, ma non ancora pronti a reggere l’urto contro formazioni forti e strutturate come il Trapani che, senza penalizzazione, stazionerebbe stabilmente nei piani alti della classifica.

Ed è per questo che anche in questa stagione resta vivo il rammarico di non aver fatto le scelte giuste all’inizio del campionato, quando c’era tutto il tempo per costruire una rosa forte e profonda. Chiariamoci: nell’undici iniziale il Cosenza non è inferiore a Catania, Benevento e Salernitana, e lo ha dimostrato battendo sia i siciliani sia i giallorossi. Ma nel momento più duro del girone d’andata, che chiude il 2025, la fatica inizia a farsi sentire e tornano alla mente le parole di Buscè della scorsa settimana. Con una panchina “corta”, i miracoli diventano quasi impossibili, presidente Guarascio.