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10/09/2025 ore 06.30
Cosenza Calcio

Cosenza, l’eroe del derby Vettorel: «Ho fatto solo il mio dovere. La parata più bella...»

Il portiere si racconta a Cosenza Channel: «In estate potevo andare al Mantova, ma sono felice di essere rimasto. Sento un forte senso di responsabilità per quello che è successo l’anno scorso»

di Alessandro Storino

Thomas Vettorel è stato il grande protagonista del derby tra Crotone e Cosenza, terminato 0-0. Il portiere rossoblù ha salvato i Lupi con almeno tre interventi decisivi, risultando di gran lunga il migliore in campo. Ai microfoni di Cosenza Channel, il numero uno veneto racconta emozioni, carriera e obiettivi, senza nascondere il sogno di arrivare un giorno in Serie A.

È stato l’eroe della partita contro il Crotone. Che cosa si prova in questi casi e qual è stata la parata più difficile di domenica scorsa?
«Non mi sento l’eroe, semplicemente ho fatto ciò che dovevo fare, al meglio. Credo che la partita bisogna valutarla sotto un aspetto collettivo, si gioca in 11, e credo che tutti abbiano fatto qualcosa di buono in modo tale da prendere un punto. Sicuramente potevamo e dovevamo fare meglio, ma siamo sulla buona strada. Credo che la parata più bella sia stata su Perlingieri nel secondo tempo. Anche perché se avessimo preso gol in quel momento, sarebbe poi stato difficile poter recuperare».

Pensa che per lei questa gara possa essere stata la svolta della stagione dopo un inizio così così?
«Credo che contro la Salernitana avrei potuto fare di più, soprattutto in occasione del secondo gol. Però io ogni partita cerco di fare quanto meglio possibile per la squadra e per me stesso, e soprattutto lavoro quotidianamente per migliorarmi, cosa che farò sempre».

E’ al Cosenza dall’estate del 2024. Ci racconta la sua carriera ed i suoi inizi? Chi è il portiere al quale si ispira?
«Ho iniziato da piccolo come centrocampista, poi mio nonno Adriano ha avuto l'intuizione di mettermi in porta, e diciamo che per ora un pelo ci ha azzeccato (ride, ndr). Ho fatto tutte le giovanili del Cittadella fino alla prima squadra, per poi girare fin da giovane tra i grandi. Non c'è un portiere in particolare a cui mi ispiro perché credo che ognuno sia diverso, ma se devo dirne uno che mi piace molto è Vicario: credo che sia completo in tutto».

In estate è stato al centro di diverse voci di mercato ma alla fine è rimasto a Cosenza. Felice di essere rimasto?
«Sì, in estate ho avuto una richiesta concreta dal Mantova, ma è normale, fa parte del nostro lavoro. Sono felice di essere rimasto a Cosenza anche per cercare di riscattare per quanto meglio possibile l'annata scorsa. Anche se ho giocato poco sento un grande senso di responsabilità per la retrocessione».

La settimana prossima compirà 25 anni. È ancora giovanissimo, considerando soprattutto il ruolo. Qual è il suo sogno nel cassetto che spera di raggiungere nel calcio?
«Il portiere in effetti è un ruolo dove “duri” di più rispetto ad altri. Sono contento ad oggi di essere a Cosenza, però chiaramente se parliamo di sogni, spero e proverò ad arrivare più in alto possibile, in Serie A un giorno. Credo che ogni cosa vada fatta per fare il massimo, sennò non ha senso nemmeno iniziarla. Grazie e forza Lupi».