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20/06/2020 ore 22.17
Cosenza Calcio

Cosenza-Virtus Entella 2-1, se i lupi indossano i panni del killer spietato...

Sì, il Cosenza non è sepolto. Quello spento, senza mordente, abulico delle prime 28 giornate di campionato potrebbe non esistere più. Il lockdown ha consegnato alle cronache una squadra diversa, di certo nell’intensità. La vittoria sulla Virtus Entella accorcia per adesso a -5 il distacco dalla zona playout. Anche i più scettici iniziano così a
di Antonio Clausi

Sì, il Cosenza non è sepolto. Quello spento, senza mordente, abulico delle prime 28 giornate di campionato potrebbe non esistere più. Il lockdown ha consegnato alle cronache una squadra diversa, di certo nell’intensità. La vittoria sulla Virtus Entella accorcia per adesso a -5 il distacco dalla zona playout. Anche i più scettici iniziano così a tornare sui propri passi e a stilare tabelle. Promosso Occhiuzzi alla sua prima in panchina: la squadra ha incarnato la sua freschezza e la sua voglia di tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Le reti di Bruccini e Carretta sono state due perle, mentre l’acuto di Poli il solito svarione difensivo. La differenza, rispetto al passato, è stata di fondamentale importanza: è arrivato a match già impacchettato. Da stigmatizzare la reazione di Asencio su Settembrini: l’espulsione priva i compagni di una pedina essenziale. Riviere dovrà fare gli straordinari.

Sorpresa Schiavi in difesa

Il 3-4-3 proposto dal neo allenatore rossoblù al fischio d’inizio, per larga parte è quello annunciato. L’unica vera novità è Schiavi al centro della difesa al posto di Capela. A destra Casasola e in attacco Riviere vincono i rispettivi ballottaggi. A fare legna in mezzo al campo c’è Kanoute, mentre il Principe chiede qualità al duo CarrettaBaez sulle ali. Le risposte che riceverà saranno delle migliori. Boscaglia, che come al solito non ha dato i convocati e blindato gli allenamenti, propone il 4-3-1-2. Alle spalle di Giuseppe De Luca e Morra giostra Schenetti. Inizialmente in panchina Mancosu che quando subentra si vedrà poco.

Avvio ingannevole

Nelle prime battute la Virtus Entella sembra più pimpante. Non tanto nel predominio territoriale, ma nel fraseggio che libera sempre un uomo. Il Cosenza, invece, ha qualche problema in fase di impostazione. Da un lato Mazzitelli, al volo, trova sulla traiettoria D’Orazio che evita una quasi certa capitolazione. Dall’altra Casasola prova la volè ma svirgola. Gli ospiti sono pericolosi sui calci piazzati, ma i padroni falliscono un contropiede micidiale innescato da Perina e con Baez che si fa 60 metri palla al piede prima di sbagliare sul più bello. Da qui il match assume contorni e aspetto differenti.

Uno-due micidiale del Cosenza

L’azione descritta sopra scuote i rossoblù che approfittano di un cooling break per indossare l’abito del killer spietato. Il copione è perfetto. Dalla linea dell’out di fondo viene servito Carretta. Il fantasista alza il pallone per l’accorrente Bruccini che dal limite fulmina Contini. Per il capitano in pectore è il gol numero sei della stagione. La partita è cambiata radicalmente, tanto che a stretto giro arriva il raddoppio. Carretta si beve Sala e a giro trova l’angolino basso dalla parte opposta: è il 2-0 che indirizza il match. Negli spogliatoio si rientra sul doppio vantaggio nonostante Mazzitelli sfiori il gol.

La Virtus Entella spinge poco

Negli spogliatoi Occhiuzzi chiede massima attenzione, Boscaglia striglia i suoi. I Lupi provano a sfruttare le ripartenze e lasciano la manovra ai liguri. Morra dribbla Legittimo in area dopo un’imbucata e spedisce clamorosamente a fin di palo, subito dopo Paolucci scalda i guanti di Perina. Il Cosenza non soffre più del dovuto (anzi lo fa molto poco), controlla la partita e quando può si fa vivo dalle parti di Borra che tra i due tempi ha sostituito il pipelet biancazzurro. Al 27′, per esempio, è super quando Baez si presenta al suo cospetto da due passi.

Finale incandescente

La Virtus Entella riapre il match al minuto 93, quando Poli anticipa Capela e fa 2-1. L’assalto finale non c’è, a differenza di una scomposta reazione di Asencio ai danni di un avversario. Volpi di Arezzo lo manda direttamente sotto la doccia. E’ l’unica nota stonata di un pomeriggio che sa tanto di rinascita.