È morto Christian Argurio, fu ds solo in pectore del Cosenza nell’estate 2021

È morto improvvisamente Christian Argurio, stroncato da un infarto che lo ha portato via a soli 52 anni. La morte del direttore sportivo del Novara lascia in lutto l’intero mondo del calcio, sbigottito dalla notizia e dall’improvvisa scomparsa.

Argurio, col Cosenza un matrimonio mancato

Argurio, fra l’altro, fu vicinissimo a Cosenza nell’estate del 2021, quella della riammissione in Serie B. Fu lui il nome scelto da Eugenio Guarascio per tentare l’immediato ritorno in cadetteria dalla Serie B dopo più di un mese di riflessione da parte del numero uno di via degli Stadi. La proposta, poi, non andò a buon termine con il ritorno in cadetteria dei Lupi a seguito del fallimento del Chievo, visto che il presidente rossoblù virò su Roberto Goretti.

Argurio, dal canto suo, aveva già pronto il tecnico per la Serie C, che sarebbe dovuto essere Roberto Boscaglia, bloccato a metà giugno. Da quel momento in poi, le strade di Argurio e del Cosenza non si sarebbero più incrociate: tornò a Messina, poi andò a Istra e infine a Novara, dov’era in carica dallo scorso 27 febbraio.

Grandi nomi e imprese storiche

Quella di Argurio è stata una carriera costellata di ottime scoperte, come quella di Norbert Gyomber, che fruttò una plusvalenza monstre nelle casse del Catania, e soprattutto quella di Marko Pjaca, che Argurio segnalò alla Juventus nel periodo in cui lavorava per conto della società bianconera quale osservatore in Croazia. E poi la finale playoff sfiorata con il Catania, persa soltanto ai rigori contro il Siena quando in B andò proprio il Cosenza, e ancora più indietro il clamoroso settimo posto con un Messina composto perlopiù da giovani in cerca di spazio, come Fornito e Zanini, ed esperti in cerca di rilancio, come Diogo Tavares. Alla famiglia le condoglianze da parte di tutta la redazione di Cosenza Channel.