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23/11/2024 ore 09.49
Cosenza Calcio

"Free Palestine", lo striscione della Curva Nord prima di Cosenza-Modena

I gruppi organizzati hanno esposto uno striscione che, insieme alle bandiere che facevano da contorno, esprime senza mezzi termini il pensiero della Curva Nord sulla guerra in Medioriente
di Antonio Clausi

Durante il match tra Cosenza e Modena, la Curva Nord dello stadio San Vito-Marulla si è resa protagonista di un gesto dall’alto valore simbolico. Poco prima del fischio d’inizio, i gruppi ultrà rossoblù hanno srotolato un imponente striscione con la scritta: “Free Palestine”, accompagnato da bandiere palestinesi e fumogeni.

Un grido che si sente nelle piazze (appena qualche giorno fa una manifestazione degli studenti ha invaso anche la città dei bruzi) e negli stadi. E il “Marulla”, ieri sera, all’ingresso in campo delle squadre, non ha fatto eccezione.

“Free Palestine”, lo striscione nella Curva Nord del Cosenza

L’iniziativa non è isolata ma si inserisce in un contesto di solidarietà storica che la tifoseria cosentina ha sempre dimostrato verso la causa palestinese. I sostenitori del Cosenza, noti per la loro ispirazione libertaria e il forte impegno sociale, hanno voluto ancora una volta esprimere il loro dissenso verso il conflitto israelo-palestinese e denunciare quello che definiscono un “massacro continuo di inermi”.

Il gesto della Curva Nord del Cosenza e l’esposizione dello striscione “Free Palestine”si unisce a una serie di manifestazioni simili apparse in altre curve europee, dove gruppi ultrà hanno utilizzato il calcio come piattaforma per sensibilizzare il pubblico su temi di giustizia sociale e geopolitica.

Bandiere palestinesi per chiedere stop alla guerra

Lo striscione “Free Palestine” arriva a poche ore di distanza dal mandato d’arresto che la Corte penale internazionale ha indirizzato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Il motivo sono i «crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi dall’8 ottobre 2023 ad almeno il 20 maggio 2024». Cioè il giorno in cui è stata depositata dalla Procura la domanda di arresto. Se questo mandato troverà attuazione, mentre il premier israeliano ha già accusato i giudici di antisemitismo, è presto per dirlo.

Fatto sta che, ad ogni modo, la Curva Nord Cosenza ha approfittato dell’anticipo di campionato per esprimere il proprio parere liberamente su quanto accade in Medioriente. Una posizione che non è mai variata da quando la questione palestinese tiene banco, che non è cambiata nell’ultimo anno e che non cambierà certo ora. Quelli che benpensano, per citare Frankie hi-nrg, avranno storto un po’ il naso. Ma da gran parte dei cinquemila presenti allo stadio si è levato un applauso convinto a sostegno dell’iniziativa del tifo organizzato silano.

Il messaggio degli ultrà rossoblù, del resto, si è rivolto non solo ai tifosi presenti allo stadio, ma anche a tutta la comunità, invitando a riflettere su una delle crisi più delicate e longeve della storia contemporanea.