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28/06/2021 ore 19.17
Cosenza Calcio

Gigi Marulla cittadino onorario di Cosenza, ora è ufficiale. Falbo: «Un onore

Gigi Marulla è ufficialmente cittadino onorario di Cosenza. L’indimenticato campione rossoblù ha ricevuto l’onorificenza post-mortem durante il Consiglio comunale di oggi. I lavori si sono svolti a porte chiuse a causa delle misure anti-Covid, ma la cerimonia vera e propria, con la consegna della pergamena, è probabile che venga svolta il prossimo 19 luglio. Vale
di Antonio Clausi

Gigi Marulla è ufficialmente cittadino onorario di Cosenza. L’indimenticato campione rossoblù ha ricevuto l’onorificenza post-mortem durante il Consiglio comunale di oggi. I lavori si sono svolti a porte chiuse a causa delle misure anti-Covid, ma la cerimonia vera e propria, con la consegna della pergamena, è probabile che venga svolta il prossimo 19 luglio. Vale a dire nel giorno in cui il Tamburino di Stilo lasciò un vuoto incolmabile nel cuore della sua famiglia e degli sportivi calabresi. 

Il commento di Andrea Falbo 

A commentare il riconoscimento tributatogli da Palazzo dei Bruzi è il consigliere Andrea Falbo, primo firmatario della proposta che ha incontrato un favore bipartisan. «L’idea – ha spiegato – mi fu prospettata un anno fa da Nelly Celestino, io mi sono soltanto fatto portavoce. Dal punto di vista sportivo si potrebbero dire tante cose su Marulla. Ciò che però mi ha spinto a sollecitare i miei colleghi su questo argomento è stato il lato umano di Gigi». È stato lui a tracciare il profilo del numero 9 nel corso del Consiglio comunale soffermandosi sugli aspetti sociali. «Cercava di accogliere i ragazzi provenienti dai quartieri problematici e dava loro la possibilità di fruire della sua struttura gratuitamente. Regalava loro, pertanto, la possibilità di gioire con il calcio».

Marulla cittadino onorario di Cosenza

«Era molto attaccato alla città di Cosenza e lo ha sempre dimostrato con i fatti – continua -. Per la maglia dei Lupi ha rifiutato più volte offerte di altre squadre, anche di rango superiore». Un aneddoto in particolare riguarda il match che ogni anno disputava all’interno della casa circondariale di Via Popilia. «Giocare a calcio all’interno del carcere – chiude Falbo – lo toccava molto. Il momento che più di tutti generava in cuor suo sentimenti forti era il triplice fischio finale, quando i detenuti rientravano in cella intonando cori da stadio a lui dedicati. “Cosa siamo nella vita…” sospirava Gigi Marulla, un uomo dall’immensa generosità interiore mai sbandierata. Promuoveva inclusione vera e disinteressata, per questo sono orgoglioso della cittadinanza a lui conferita e ringrazio la famiglia (la moglie Antonella, i figli Kevin e Ylenia) di avermi supportato in questa iniziativa con entusiasmo. Gigi non è stato un solo giorno cittadino di Cosenza, ma da oggi lo sarà per sempre».