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14/07/2025 ore 18.00
Cosenza Calcio

Il metodo Buscè sbarca a Cosenza: risultati, giovani e pragmatismo

Buscè predilige il 4-3-3 ma nell'ultima stagione ha usato spesso il 3-5-2. Nel curriculum due scudetti giovanili con l'Empoli.
di Alessandro Storino

C’è chi il calcio lo interpreta, e chi invece lo incarna. Antonio Buscè, nuovo tecnico del Cosenza, appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Nato il 12 dicembre 1975 a Gragnano, Buscè ha costruito la sua carriera su due pilastri fondamentali: passione e dedizione. Due qualità che lo hanno accompagnato prima da calciatore, poi da allenatore, in un percorso che – senza troppi riflettori – lo ha portato a ottenere risultati concreti e prestigiosi.

Buscè al Cosenza, le tappe: dalla fascia al fischietto con Empoli caput mundi

Da esterno offensivo rapido e intelligente, con il vizio del gol che chi gioca a fantacalcio non può che ricordare bene, a tecnico razionale e concreto: Buscè ha saputo trasferire il suo modo di stare in campo in una nuova dimensione. Con quasi 200 presenze in Serie A, soprattutto con l’Empoli, ma anche con il Bologna, ha vissuto il calcio ad alti livelli e ne ha colto i dettagli più sottili.

Non stupisce quindi che proprio il club toscano gli abbia dato fiducia per iniziare il suo percorso da allenatore: dieci anni nel settore giovanile dell’Empoli, dove ha seguito tutte le tappe della formazione, dagli Esordienti fino alla Primavera 2. Durante quel decennio, Buscè ha messo in bacheca due titoli importanti: lo scudetto Under 16 nel 2019 e quello con la Primavera 2 nel 2021. Un segnale chiaro della sua abilità nel valorizzare i giovani e nel costruire squadre organizzate e competitive.

La gavetta tra i grandi: Vibonese e Rimini come tappe di lancio

Nel 2023 arriva la prima vera sfida nel mondo dei “grandi”: la Vibonese. Alla guida della squadra calabrese, Buscè mostra subito idee chiare e gestione moderna, chiudendo il girone I della Serie D al terzo posto e conquistando i playoff. Risultati che non passano inosservati: nel maggio 2024 il Rimini gli affida la panchina per la sua prima esperienza tra i professionisti. È qui che Antonio Buscè sorprende davvero tutti. Alla sua prima stagione in Serie C, guida il club romagnolo a un traguardo storico: la conquista della Coppa Italia di categoria, la prima in assoluto per i biancorossi. Il successo in finale contro la Giana Erminio è il coronamento di un cammino brillante e intenso, costruito con equilibrio, pragmatismo e una spiccata sensibilità tattica.

La filosofia: flessibilità, lettura del gioco e valorizzazione della rosa

Buscè infatti non è un tecnico dogmatico. Predilige il 4-3-3 per vocazione, ma non esita a passare al 3-5-2 quando la rosa lo richiede, come accaduto proprio a Rimini. Questo approccio adattivo è uno dei suoi punti di forza, insieme alla capacità di leggere le partite e operare cambi mirati, spesso decisivi. La gestione delle dinamiche interne e la valorizzazione delle risorse a disposizione fanno di lui un allenatore moderno, capace di incidere senza clamore e, forse, ideale per lavorare con un rosa che potrebbe essere composta da tanti giovani come quella del Cosenza.

L’approdo di Buscè a Cosenza: una nuova sfida

Ora per Antonio Buscè si apre un nuovo capitolo, ricco di attese e responsabilità. Il Cosenza ha scelto un profilo ambizioso, preparato e capace di far crescere un progetto nel tempo. Dopo aver conquistato Rimini con risultati e stile, Buscè arriva in Calabria per costruire qualcosa di duraturo, mettendo al servizio del club rossoblù la sua esperienza, la sua visione e la sua umiltà operativa.