Sezioni
01/04/2020 ore 23.06
Dilettanti

Dilettanti, che futuro? Bruno (Paolana): «Gli sponsor come credito d'imposta»

La crisi economica derivante dalla pandemia da Covid-19 si sta facendo sentire ad ogni livello. Nessun settore è esente dai danni causati dal blocco delle attività lavorative e il calcio, irrimediabilmente, ne risente. La Juventus, con un atto storico ha trovato un accordo con i propri calciatori generando un risparmio di circa 90 milioni di
di Antonio Clausi

La crisi economica derivante dalla pandemia da Covid-19 si sta facendo sentire ad ogni livello. Nessun settore è esente dai danni causati dal blocco delle attività lavorative e il calcio, irrimediabilmente, ne risente. La Juventus, con un atto storico ha trovato un accordo con i propri calciatori generando un risparmio di circa 90 milioni di euro. Nei Dilettanti, però, il pallone si sta sgonfiando. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato e, senza aiuti da Federazioni e/o enti locali, si rischia il collasso. Sono a rischio 3mila sodalizi e il codice rosso è già stato attivato. Cosenza Channel ne ha discusso con i presidenti e dirigenti dei club dilettantistici dei maggiori centri della provincia. Il quadro emerso è allarmante. E il turno di Giuseppe Bruno, vicepresidente della Paolana, club impegnata nel torneo di Eccellenza.

Quali sono le esigenze di una squadra dilettantistica oggi?
«Innanzitutto dobbiamo capire se chiudere questo campionato o ripartire dalla prossima stagione. Sulla base di ciò, ogni club sarà in grado di programmare il da farsi».

Quali sono le cose di cui un club avrebbe bisogno?
«Una modifica sostanziale del regime fiscale. La maggior parte delle società dilettantistiche vive sull’impegno personale dei vari soci. A margine ci sono dei piccoli incassi domenicali e la parte riguardante gli accordi pubblicitari. Credo che una soluzione, per la quale mi batto da anni, sia poter considerare le sponsorizzazioni quali credito d’imposta. Sarebbe una vera e propria boccata d’ossigeno».

Come vi comporterete con i rimborsi spesa dei calciatori nel periodo in cui il campionato è fermo?
«La Paolana non riuscirà a corrispondere marzo per intero, ma una parte sì. Oltre, tuttavia, ritengo che tra i Dilettanti non sia possibile andare. Per il resto si vedrà in base alla ripresa dei campionati o alla cristallizzazione degli stessi».

Avete già parlato con calciatori e staff tecnico? Vi aspettate che capiscano il momento delicato?
«Sì, c’è già stata una discussione sia con la squadra che con l’allenatore e i suoi collaboratori. Esiste un’intesa di massima, pertanto un accordo tra le parti si può trovare».

Vicepresidente Bruno, è favorevole o contrario a riprendere i campionati? E perché?
«Sarei favorevole a riprendere i campionati soltanto se cambiasse la situazione sanitaria in Italia. Viceversa andrebbe messo un punto alla stagione perché la salute viene prima di ogni altra cosa».

Potrebbe essere il momento giusto per effettuare delle riforme, quella che per Lei è più impellente qual è?
«Mi sono già espresso a riguardo in tempi non sospetti: si deve ritornare al Dilettantismo in quanto tale. In Eccellenza e Promozione non più è possibile garantire 2-3 mila euro di rimborso spesa. Senza considerare le cifre che circolavano 10 anni fa. Il calcio è della gente e della passione che loro esercitano».