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02/04/2020 ore 23.36
Dilettanti

Dilettanti, che futuro? Reda (Acri): «Se si riprende, facciamolo dai playoff»

La crisi economica derivante dalla pandemia da Covid-19 si sta facendo sentire ad ogni livello. Nessun settore è esente dai danni causati dal blocco delle attività lavorative e il calcio, irrimediabilmente, ne risente. La Juventus, con un atto storico ha trovato un accordo con i propri calciatori generando un risparmio di circa 90 milioni di
di Antonio Clausi

La crisi economica derivante dalla pandemia da Covid-19 si sta facendo sentire ad ogni livello. Nessun settore è esente dai danni causati dal blocco delle attività lavorative e il calcio, irrimediabilmente, ne risente. La Juventus, con un atto storico ha trovato un accordo con i propri calciatori generando un risparmio di circa 90 milioni di euro. Nei Dilettanti, però, il pallone si sta sgonfiando. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato e, senza aiuti da Federazioni e/o enti locali, si rischia il collasso. Sono a rischio 3mila sodalizi e il codice rosso è già stato attivato. Cosenza Channel ne ha discusso con i presidenti e dirigenti dei club dilettantistici dei maggiori centri della provincia. Il quadro emerso è allarmante. E il turno di Alessandro Reda, presidente dell’Acri impegnato in Promozione nel girone A.

Quali sono le esigenze di una squadra dilettantistica oggi?
«Sono svariate, ma al primo posto c’è la necessità di continuare ad aggregare e rappresentare il luogo di appartenenza».

Quali sono le cose di cui un club avrebbe bisogno?
«Sicuramente di maggiori finanziamenti per migliorare le strutture sportive. Solo così si potrebbe dare maggiore spazio a tutti coloro che vorrebbero affrontare una carriera calcistica».

Come vi comporterete con i rimborsi spesa dei calciatori nel periodo in cui il campionato è fermo?
«Fino a febbraio abbiamo saldato tutto con i nostri ragazzi. Da marzo sospenderemo per cause di forza maggiore dovute al Covid-19. Riprenderemo la normalità delle cose con il nuovo inizio del campionato. A chi viene da fuori sarà garantito vitto e alloggio».

Avete già parlato con calciatori e staff tecnico? Vi aspettate che capiscano il momento delicato?
«Abbiamo avuto la disponibilità dei giocatori e dei collaboratori dell’allenatore. Hanno detto di essere disponibili a sposare la causa della società».

Presidente Reda, è favorevole o contrario a riprendere i campionati? E perché?
«Sì, ma direttamente dai playoff e dai playout. In questo modo andremo incontro a chi ha investito per centrare degli obiettivi. Tutto ciò, ovviamente in presenza di condizioni sanitarie adeguate e che tutelino la collettività».