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03/04/2020 ore 18.26
Dilettanti

Dilettanti, Sibilia fissa una data: «Ce n'è una ipotetica per riprendere i tornei»

Il presidente della LND Cosimo Sibilia, nella serata di ieri, è intervenuto ai microfoni di Sportitalia per fare il punto della situazione e spiegare il punto di vista della Lega. Ha parlato di ritorno in campo, indicando anche una data ben precisa. Ha parlato del prossimo 17 maggio. Ipotesi molto complicata alla luce delle parole del capo
di Antonio Clausi

Il presidente della LND Cosimo Sibilia, nella serata di ieri, è intervenuto ai microfoni di Sportitalia per fare il punto della situazione e spiegare il punto di vista della Lega. Ha parlato di ritorno in campo, indicando anche una data ben precisa. Ha parlato del prossimo 17 maggio. Ipotesi molto complicata alla luce delle parole del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli che anticipato un possibile isolamento fino al primo maggio. Fatto sta che il presidente Sibilia ha affrontato tutti i temi che Cosenza Channel sta trattando nel forum “Dilettanti, quale futuro?”.

Sibilia, il futuro dei Dilettanti e il 17 maggio

Sibilia, parlando del calcio in generale, ma focalizzandosi poi sui Dilettanti è stato abbastanza chiaro. «La priorità e la salute – ha detto -. Quando questa emergenza terminerà potremo tornare a parlare di calcio. Ora c’è troppa approssimazione, osserviamo le regole fino al termine di questo brutto momento. L’unico giudice deve essere il campo, ma non manderemo nessuno allo sbaraglio, sia per quanto concerne la quarta serie che i campionati regionali. Maggio? C’è un’ipotesi di ripartenza per domenica 17. Giocando 3 volte a settimana potremmo concludere la stagione entro il 30 giugno».

Il tema dei rimborsi spesa

Quasi tutte le società, se non si dovesse concludere la stagione, smetterebbero di corrispondere i rimborsi spesa ai calciatori. Data ultima, indicata da molti, è il 29 febbraio. La situazione nel mondo dei Dilettanti è particolare e Sibilia lo sa bene. «Su questo argomento dovranno intervenire il governo, la politica e la Federazione – sentenzia -. E’ plausibile auspicarsi che i giocatori senza rimborso possano godere dell’indennità per i collaboratori sportivi, essendo a rimborso spesa. Rischiamo la perdita di 18000 squadre, il 30% delle società italiane, recando un danno al tessuto sociale di ampia portata. Facilitazioni per i club? Se taglieremo le fideiussioni sarà necessario trovare altre forme di garanzie per evitare che i soliti furbetti possano entrare nel mondo del calcio».