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11/09/2021 ore 12.11
Coronavirus

Corigliano, riapre il Pronto Soccorso, ma il personale è insufficiente

Il pronto soccorso di Corigliano era stato chiuso a causa del Covid, quando un medico in servizio era risultato positivo. Il “Guido Compagna” adesso è stato riaperto, grazie anche all’intervento del commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina che ha accolto le continue richieste di ripristino che ne sono scaturite. Ciò significa che il
di Domenico Ritorto

Il pronto soccorso di Corigliano era stato chiuso a causa del Covid, quando un medico in servizio era risultato positivo. Il “Guido Compagna” adesso è stato riaperto, grazie anche all’intervento del commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina che ha accolto le continue richieste di ripristino che ne sono scaturite.

Ciò significa che il problema è di carattere strutturale e richiede un intervento complessivo se è vero come è vero che è bastato che un medico venisse meno per chiudere la postazione. Da questo punto di vista il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi insiste nello spronare la governance sanitaria tutta ad «accelerare le procedure concorsuali». In programma anche i lavori per l’ampliamento degli spazi «mai utilizzati della nuova ala che saranno presto consegnati, consentendo di realizzare dei punti di osservazione breve confortevoli e dando maggiore dignità tanto al personale in servizio quanto ai pazienti».

La riattivazione del pronto soccorso di Corigliano aiuta a sgravare il carico di lavoro che ricade sul pronto soccorso di Rossano da tempo epicentro di tutta la Sibaritide con un carico di lavoro enorme, a tal punto, in qualche occasione, da costringere i medici di turno ad orari prolungati, anche qui per problemi di personale.

La filosofia di fondo, che ha da sempre aperto grandi crepe nell’organizzazione dei distinti stabilimenti ospedalieri di Corigliano e di Rossano (funzionalmente fusi sotto forma di ospedale spoke), doveva essere che tutti i reparti, le divisioni, gli ambulatori, avrebbero dovuto restare in vita nei rispettivi presidi fino alla consegna del nuovo ospedale della Sibaritide, i cui lavori sono in corso.

Ma per via dei tagli alla spesa pubblica, due ospedali fotocopia non potevano convivere. Da qui la decisione di redigere un piano (Scura) che compensasse i servizi tenendo conto di una serie di caratteristiche preesistenti, tra cui il facile accesso dalla statale 106 jonica, e di optare per l’area chirurgica a Rossano e area medica a Corigliano. Una suddivisione culturalmente impraticabile per una serie di ragioni, tra cui l’elevazione di localismi, oltre che di sperpero di denaro pubblico.   

mat. lau.