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24/10/2020 ore 00.03
Coronavirus

Cosenza, Occhiuto blocca l'accesso al pubblico di alcune strade e piazze

Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiouto ha emanato un'ordinanza con la quale ha interdetto al pubblico alcune aree del centro urbano.
di Redazione Cosenza Channel

Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, al fine di evitare il generarsi di situazioni di assembramento e per attenuare la costante diffusione epidemiologica in corso, ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente con la quale ha interdetto al pubblico, a partire da domani, sabato 24 ottobre, l’accesso, in alcune aree del centro urbano, nelle giornate di venerdì e sabato, a partire  dalle ore 19 e fino alle ore 24.

Il provvedimento del sindaco Mario Occhiuto, previamente comunicato alla Prefettura di Cosenza e sottoposto, per gli aspetti applicativi, a valutazione preventiva in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi nel pomeriggio di oggi, si è reso necessario a seguito del costante aumento dei contagi da Covid-19 in tutto il territorio comunale.

Ecco strade e piazze interdette al pubblico

L’ordinanza del sindaco, che resterà in vigore fino al 13 novembre, riguarda alcuni ambiti urbani, territorialmente perimetrati dalle seguenti strade e piazze:

Ulteriori disposizioni del sindaco Mario Occhiuto

Nell’ordinanza è fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. E’ fatto, inoltre, salvo, il transito veicolare nel rispetto della vigente regolamentazione. Nell’ordinanza si fa riferimento al fatto che negli ambiti urbani presi in esame dal provvedimento esiste un’intensa concentrazione di esercizi pubblici, che, specie nelle ore serali e notturne delle giornate di venerdì e sabato, favoriscono una tale presenza di persone da determinare il potenziale sviluppo di assembramenti non controllati e la conseguente possibilità di diffusione di forme di contagio del virus, così come – si legge ancora nell’ordinanza – le occasioni di concentrazione e aggregazione di persone possono favorire, per la loro naturale dinamicità, un’attenuazione, anche involontaria, del grado di osservanza sia delle misure riguardanti il distanziamento interpersonale, sia del divieto di assembramento.