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31/08/2021 ore 15.28
Coronavirus

Covid, Piervincenzi: "No vax come i boss"

“Quello che Roberto Spada non accettava era che un giornalista nel suo ‘fortino’ potesse fare domande. Anche i ‘no vax’ alle manifestazioni non permettono di sollevare dubbi e iniziano a rifiutare la presenza dei giornalisti, accusati di essere emanazione di chissà quale potere”. Così il giornalista Daniele Piervincenzi, aggredito con una testata nel 2017 da
di Domenico Ritorto

“Quello che Roberto Spada non accettava era che un giornalista nel suo ‘fortino’ potesse fare domande. Anche i ‘no vax’ alle manifestazioni non permettono di sollevare dubbi e iniziano a rifiutare la presenza dei giornalisti, accusati di essere emanazione di chissà quale potere”. Così il giornalista Daniele Piervincenzi, aggredito con una testata nel 2017 da Roberto Spada a Ostia, commenta all’Adnkronos gli ultimi episodi di violenze e minacce, anche ai danni di giornalisti, avvenuti in diverse manifestazioni contro il green pass.  

“Anche a me è successo qualcosa di simile, quando l’anno scorso stavo seguendo per lavoro una manifestazione no-vax alla Bocca della Verità a Roma – racconta – durante il sit-in fui accerchiato e offeso dai manifestanti. Poi una parte del servizio televisivo fu ripreso da ‘Blob’ e sui miei social sono piovuti una marea di insulti, tanto che ho dovuto chiudere i miei profili per un paio di mesi”.  

Piervincenzi il 7 novembre 2017 si trovava a Ostia per un servizio per la trasmissione Rai ‘Nemo’ quando lui e l’operatore Edoardo Anselmi furono aggrediti da Roberto Spada che per quella ‘testata’ è stato condannato a 6 anni, condanna confermata dalla Cassazione con il riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso. “Nelle violenze e nelle minacce dei no vax – conclude – rivedo la stessa frustrazione che ho visto nel boss ‘di turno’ quando non riesce a imporre la propria egemonia e sente di non avere il controllo della situazione”. 

Fonte: AdnKronos