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21/11/2020 ore 11.25
Coronavirus

In Calabria Rt a 1,09. L'Iss: «Ma rimane ancora il rischio alto». Ecco la nuova tabella dell'epidemia da coronavirus

In calo l'indice Rt in Calabria, ma secondo la cabina di regia la situazione (tracciamento e pressione ospedaliera) rimane critica.
di Antonio Alizzi

Nuovo report di monitoraggio della cabina di regi del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. I dati, nonostante un indice Rt nazionale in calo, rimangono allarmanti. Gli scienziati ritengono che ci sono tantissime regioni a rischio, tra cui la Calabria. Nella nostra regione, rispetto a una settimana fa, l’indice Rt è sceso a 1,09. Numero che potrebbe far sperare di vedere la luce in fondo al tunnel, ma così non è.

«Vietato allentare le misure anti-contagio»

«L’epidemia in Italia si mantiene a livelli critici sia perché l’incidenza di nuove diagnosi resta molto elevata e ancora in aumento, sia per gravità con un significativo impatto sui servizi assistenziali. Nella maggior parte del territorio nazionale la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 2 con alcune Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è ancora compatibile con uno scenario 3».

«Si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre 2020. Tuttavia, poiché la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt>1 e comporta un aumento dei nuovi casi; questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti.

Quali sono le regioni a rischio?

«Si collocano a rischio Alto 17 Regioni/PA di cui 2 Regioni (Calabria, Umbria) risultano formalmente non valutabili in quanto sottosoglia per l’indicatore 1.1 e pertanto equiparati ad un rischio Alto ai sensi del DM Salute del 30 aprile. Delle Regioni/PA a rischio Alto o ad esso equiparate, nessuna presenta una trasmissibilità calcolata al 4 novembre 2020 compatibile con uno scenario di trasmissione 4, e 3 (Abruzzo, Basilicata, Toscana) con uno scenario 3 (Tabella 1). Si trovano a rischio alto o ad esso equiparato e in scenario 2 o 1 (Calabria, Campania, EmiliaRomagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, V.d’Aosta). L’attuale normativa prevede che tutte le Regioni mantengano le misure in essere».

«Si segnala che Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Piemonte, PA Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria e V.d’Aosta sono state classificate a rischio Alto e/o equiparate a rischio Alto per 3 o più settimane consecutive, questo prevede interventi straordinari estesi anche a livello Regionale in base al documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 Prot. 32732».