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14/09/2024 ore 17.52
Cronaca

Aeroporto di Scalea, anche il Consiglio di Stato dà ragione a Perrotta

Si chiude defintivamente il fronte amministrativo della vicenda, ma continua il duello tra il sindaco e l'opposizione comunale
di Francesca Lagatta

I giudici del Consiglio di Stato hanno confermato, sostanzialmente, quello che aveva già stabilito il Tar Calabria: alla luce delle mancate concessioni all’ente privato, l’aviosuperficie di Scalea deve essere gestita dal Comune. Pertanto, l’ordinanza emanata dal sindaco Giacomo Perrotta nel marzo scorso ed eseguita qualche giorno più tardi, rispetta i criteri di legge ed è corretta. Con l’ordinanza dei giudici di Palazzo Spada, che sottolinea la preminenza dell’interesse pubblico dell’intera faccenda, si pone definitivamente fine alla gestione dell’imprenditore Alberto Ortolani dell’aviosuperficie, benché risulti ancora custode dell’area carburante. Secondo le contestazioni sollevate da Perrotta, a Ortolani non sarebbe più stata rinnovata la concessione da molti anni.

La bagarre con la minoranza

Nonostante il pronunciamento del Consiglio di Stato, la vicenda dell’aviosuperficie è tutt’altro che conclusa. In quasi vent’anni, in quell’area sono successe tante cose, alcune delle quali sollevano ancora dubbi e polemiche, soprattutto da parte dell’opposizione consiliare. Tra i tanti interrogativi, ci sono anche quelli del consigliere di minoranza Eugenio Orrico. «Dal giugno del 2016 ad ottobre 2018, non sono stato sindaco – scrive sui social – ma, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo e da parte mia non c’è stata nessuna omissione anzi, nei due anni di giunta, nessun atto è stato fatto inerente l’Aviosuperficie. Oggi, chiedo risposte e documenti in quanto sulla struttura ci sono degli importanti sviluppi. Situazioni che sono finite in tribunale e di conseguenza in qualità di consigliere comunale di opposizione, ho tutte le ragioni per farlo. Sarei ben lieto, così come ho richiesto, di essere ascoltato sia dal Prefetto che dalla Procura della Repubblica di Paola».

La replica di Perrotta

Questa la replica del sindaco Perrotta alle parole di Orrico: «Chiede con insistenza i documenti inerenti alla gestione dei lavori che dovevano essere svolti. Il 4 settembre del 2018 – quando Orrico era ancora componente dell’esecutivo Licursi, ndr- la giunta comunale delibera, anche a firma anche di Eugenio Enrico, il documento in cui si approva un progetto per effettuare lavori all’interno dell’aviosuperficie, in cui si fa tutto un excursus, una bella ricostruzione della vicenda. Quindi, invito il consigliere Orrico a riguardarsi le firme che ha messo durante le giunte a cui ha partecipato. A questo punto sono io a chiedere a lui di fornirmi i documenti e di dire pubblicamente al sottoscritto, alla cittadinanza, alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Cosenza, a cui io già ho scritto, perché è stato adottato un comportamento omissivo nei confronti di una gestione non autorizzata. Le carte sono qua, sono sempre state qua – conclude -, sono precisamente al piano di sotto, dove il consigliere Orrico aveva l’ufficio dell’assessore, quindi non è cambiato niente».