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04/07/2025 ore 10.48
Cronaca

Aggressione in carcere: agente di Sibari ferito da detenuto al grido di "Allah Akbar"

Un 43enne originario di Sibari, in servizio nel reparto detentivo dell’ospedale di Vercelli, è stato aggredito da un detenuto al grido di “Allah Akbar”. Trenta giorni di prognosi.
di Redazione

Grave episodio di violenza nel reparto detentivo dell’ospedale di Vercelli, dove un agente di Polizia Penitenziaria, 43enne originario di Sibari, è stato aggredito brutalmente da un detenuto nordafricano. L’attacco, avvenuto in modo improvviso dopo che il poliziotto gli aveva concesso di uscire dalla camera per andare in bagno, sarebbe stato accompagnato dal grido “Allah Akbar”, scatenando l’intervento immediato dei colleghi presenti.

Il poliziotto, identificato come Alfano, ha riportato fratture, traumi e ha dovuto indossare collare e gesso, con una prognosi di oltre 30 giorni. L’episodio ha generato una forte ondata di solidarietà da tutta Italia e rilanciato l’allarme sicurezza nelle carceri.

Donato Capece, segretario del Sappe, ha denunciato il rischio crescente di radicalizzazione islamica nelle strutture penitenziarie italiane, già provate da sovraffollamento e degrado. «Non è solo violenza – ha dichiarato – ma una minaccia alla sicurezza nazionale».