Sezioni
09/02/2024 ore 18.53
Cronaca

Annullata l'interdittiva antimafia a un avvocato imputato in "Alibante"

La difesa della legale Maria Rita Bagalà aveva presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica
di Redazione

Annullata l’interdittiva antimafia emessa dalla questura di Aosta nel 2021 nei confronti dell’avvocata Maria Rita Bagalà. Difesa dal legale Aldo Ferraro, la professionista è tra i 29 imputati in Calabria nel processo Alibante seguito a un’inchiesta della Dda di Catanzaro sulla presunta cosca di ‘ndrangheta capeggiata da suo padre, Carmelo Bagalà. L’avvocata era stata arrestata e posta ai domiciliari in Valle d’Aosta nel maggio 2021. La difesa aveva presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica.

Nel gennaio 2022 la Cassazione aveva respinto il ricorso contro la custodia cautelare decisa due mesi prima dal Riesame di Catanzaro: si erano così aperte le porte del carcere per Maria Rita Bagalà, che si trova tutt’oggi sottoposta alla misura.

Il Tar della Valle d’Aosta nell’ottobre 2022 aveva già annullato l’interdittiva antimafia emessa dalla questura di Aosta nei confronti del marito, l’avvocato Andrea Gino Giunti – imputato nello stesso processo ma in stato di libertà – perché nella normativa non è presente «il riferimento all’adozione di informazioni interdittive nei confronti di persone fisiche non imprenditori».

Nelle scorse settimane il Tar ha disposto nei confronti dell’avvocato Giunti un risarcimento di 6mila euro a carico del ministero dell’Interno. La data della sentenza di primo grado del processo Alibante non è ancora stata fissata ed è prevista tra alcuni mesi. Nella prossima udienza, il 20 febbraio, saranno ascoltati altri testimoni dell’accusa.