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02/08/2025 ore 23.09
Cronaca

Trovato morto Antonio Blaganò, si attende l’esito dell’autopsia

Il corpo rinvenuto nel canneto vicino al fiume Savuto. La magistratura intende chiarire le cause del decesso

di Redazione

È stato trovato senza vita Antonio Blaganò, medico 67enne originario di Lamezia Terme, il cui corpo è stato rinvenuto nel pomeriggio di ieri intorno alle 17 in località Serra di San Mango d’Aquino (CZ), in un’area impervia nei pressi del fiume Savuto.

A effettuare il ritrovamento sono stati i militari dello Squadrone Eliportato "Cacciatori Calabria", impegnati nelle ricerche dal 25 luglio scorso, giorno in cui era scattato il piano provinciale per le persone scomparse, attivato dalla Prefettura di Catanzaro.

Il cadavere giaceva all’interno di un fitto canneto, a circa 5 chilometri dal punto in cui era stata ritrovata, nella notte tra il 24 e il 25 luglio, l’auto abbandonata del medico, lungo una strada interpoderale in contrada Buda, al confine tra i comuni di Nocera Terinese e San Mango d’Aquino.

Il contesto

Blaganò si era allontanato volontariamente dalla sua abitazione dopo aver terminato il turno di guardia medica presso l’ufficio di continuità assistenziale di Nocera Terinese, la sera del 24 luglio.

Le ricerche si sono concentrate nei giorni successivi nella zona dove era stata localizzata l’autovettura, coinvolgendo anche unità specializzate del Reparto Operativo dei Carabinieri di Catanzaro.

Autopsia per chiarire le cause

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Investigativo, che hanno effettuato i rilievi tecnici, mentre il medico legale ha eseguito un primo esame esterno della salma.

Il corpo è stato trasferito nella sala mortuaria del cimitero di Catanzaro, dove si attende l’esame autoptico, disposto dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, per chiarire le cause del decesso e ricostruire l’esatta dinamica degli eventi.

Al momento, non si esclude alcuna ipotesi, ma sarà l’autopsia a fornire elementi decisivi.