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23/12/2025 ore 09.07
Cronaca

Appello della madre del ragazzo bipolare, Rosa e De Caprio: «L’aiutiamo noi»

La donna, madre di “Giovanni”, aveva chiesto aiuto per cercare casi simili a quello del figlio e confrontarsi con altre famiglie. Il giovane è in cura da anni per gravi patologie mentali, ma le terapie farmacologiche sembrano non sortire gli effetti sperati. Oltretutto, il valore del litio, assunto in dosi massicce, resta sempre basso

di Francesca Lagatta

L’appello di “Maria”, la madre del ragazzo bipolare refrattario alle cure, non è caduto nel vuoto. Nel pomeriggio di ieri, sono stati due i consiglieri regionali a chiamare la nostra redazione per chiedere il contatto della famiglia. Si tratta di Riccardo Rosa, eletto tra le liste di “Noi moderati” e Antonio De Caprio, eletto con Forza Italia e di recente nominato segretario della commissione regionale anti ‘ndrangheta. La donna aveva chiesto aiuto affinché qualcuno si interessasse del caso del figlio, affetto da bipolarismo di tipo 1 e numerose comorbidità gravi, tra cui psicosi e depressione, le cui condizioni di salute peggiorano costantemente nonostante le cure mediche e l’assunzione massiccia del litio.

«Mio figlio imbottito di farmaci non migliora, aiutatemi»: il grido di una madre di un ragazzo bipolare

Cosa hanno fatto i due consiglieri regionali

Entrambi gli inquilini di Palazzo Campanella hanno innanzitutto espresso solidarietà alla famiglia. Successivamente, hanno chiesto di poter visionare tutta la documentazione medica del ragazzo per avere un quadro più completo della vicenda e anche per accertarsi che non vi siano negligenze mediche. Entrambi hanno parlato di caso prioritario nell’agenda politica.

L’intervento di Rosa

Il consigliere regionale Riccardo Rosa ha espresso la volontà di volersi recare personalmente a casa della famiglia del giovane per portare la propria vicinanza, ma anche per capire in che modo aiutare concretamente “Giovanni”. L’incontro dovrebbe avvenire subito dopo Natale.

L’intervento di De Caprio

Il consigliere Antonio De Caprio ha avuto una lunga telefonata con la madre del giovane per rassicurarla sulla presenza delle istituzioni ed esprimerle la propria solidarietà. Dopodiché, ha chiesto di avere accesso alla fitta documentazione medica del ragazzo. Si è detto, inoltre, disponibile a seguire il caso e incontrare quanto prima “Maria” e suo figlio “Giovanni”. 

La commozione della donna

Ad onor del vero, entrambi i consiglieri Rose e De Caprio avevano chiesto riservatezza sul loro intervento per evitare strumentalizzazioni politiche, ma la donna ha insistito per rendere pubblici i ringraziamenti. «Per noi famiglie che viviamo una situazione di forte disagio – ha dichiarato Maria -, la presenza dello Stato è fondamentale. Già il fatto di sapere di non essere soli è importante. Mi fa piacere che i consiglieri regionali Rosa e De Caprio si siano interessati del nostro caso, anche perché non è l’unico. Ci sono tante altre famiglie che ogni giorno combattono battaglie invisibili, che ti tolgono le forze. Per questo, li ringrazio pubblicamente per il loro intervento e spero che possano aiutarci a ritrovare un po’ di serenità».

Le lacune del sistema

Queste famiglie, vessate dalla presenza di gravi patologie e spesso anche dai debiti maturati per le cure, si trovano spesso a combattere anche contro la burocrazia inefficiente e le gravi lacune istituzionali. Nel caso di Maria e Giovanni, ad esempio, è stata respinta la richiesta di usufruire del “Progetto di Vita”, un percorso personalizzato che promuove l'autodeterminazione e l'inclusione sociale delle persone con disabilità, poiché non ci sarebbero fondi a disposizione. Inoltre, la famiglia è stata informata della grave carenza di terapisti; pertanto, toccherebbe alla famiglia trovare i professionisti capaci di realizzare il progetto. Circostanze che hanno costretto la famiglia di questo giovane a rinunciare a ogni richiesta di aiuto.