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31/07/2025 ore 10.50
Cronaca

Armi, droga e una bomba a mano, 9 misure cautelari a Cosenza

L’operazione odierna segue quella del 10 luglio e fa riferimento anche alla tentata rapina aggravata all’ufficio postale di Marano Marchesato a metà giugno

di Redazione

Oggi a Cosenza e nella provincia, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza. E’ stata emessa nei confronti di 9 soggetti, di cui 2 sottoposti agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora nel comune di residenza e 4 all’obbligo di presentazione alla PG. Riguarda la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati nei loro confronti, di detenzione, cessione e coltivazione, di sostanze stupefacenti del tipo, rispettivamente, cocaina, hashish e marijuana, nonché per reati in materia di armi.

L’ordinanza cautelare eseguite in data odierna, segue quella già eseguita il 10 luglio, nel contesto del medesimo procedimento penale, nei confronti di altri 2 (due) soggetti per la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine, rispettivamente, al concorso, nella tentata rapina aggravata commessa, il 15 giugno, presso l’ufficio postale di Marano Marchesato, nonché di varie cessioni illecite di sostanze stupefacenti e alla cessione di un’arma da fuoco.

Per l’adozione dell’ordinanza eseguita in data odierna è stato necessario l’interrogatorio preventivo ex art. 291 co. 1 sexies c.p.p. il cui avviso è stato notificato proprio in data 10 luglio, e in occasione di tale notifica uno degli indagati è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, in quanto, in esito a perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti, nella sua esclusiva disponibilità, 340 grammi di marijuana essiccata, un bilancino elettronico e materiale per confezionamento.

I due provvedimenti cautelari, emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, scaturiscono dall’attività di indagine svolta dai militari della Stazione CC di Castrolibero, con il supporto della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Cosenza, a seguito della tentata rapina aggravata, innanzi richiamata, commessa il 15 giugno presso l’ufficio postale di Marano Marchesato.

Le complesse investigazioni, proseguite con il coordinamento della Procura della Repubblica di Cosenza, hanno consentito – nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – di delineare la gravità indiziaria in ordine alla tentata rapina presso l’ufficio postale di Marano Marchesato.

Non solo, ma anche in ordine alla coltivazione di una piantagione di canapa, allestita in due serre artigianali, costituita complessivamente da 357 piante, oltre alla detenzione di una bomba a mano M-75, tipo “ananas”, completa di innesco, in perfetto stato d’uso, di fabbricazione nell’Europa dell’Est, unitamente ad un serbatoio vuoto per cartucce 9x21, 5 cartucce cal. 9x21, 67 cartucce cal. 12 e 36 cartucce cal. 7.65.

Nel corso dell’attività investigativa, sono stati in arresto, in flagranza di reato, una donna per detenzione illegale di un’arma comune da sparo clandestina, costituita da una pistola cal. 6.35, con matricola abrasa, completa di serbatoio con 6 cartucce dello stesso calibro, e di due coniugi, in quanto trasportavano, a bordo di un’autovettura, 1,5 kg di hashish, suddivisi in 15 panetti e 3,5 kg di marijuana essiccata, suddivisi in 6 buste di cellophane. Il procedimento penale per le ipotesi di reato pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.