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09/11/2022 ore 18.52
Cronaca

Arresti a Cosenza, dissequestrati tutti i beni a Michele Di Puppo

Lo stesso provvedimento è stato adottato anche nei confronti di Simone Ferrise, ritenuto vicino al gruppo capeggiato da Adolfo D'Ambrosio
di Antonio Alizzi

Il tribunale del Riesame, sezione misure reali, ha dissequestrato tutti i beni a Michele Di Puppo, esponente di vertice del clan “Lanzino-Patitucci” di Cosenza. Tolti i sigilli a un immobile (l’appartamento dove abita insieme alla moglie), a una moto, a un’auto, a un terreno e ad un’attività commerciale, una fruttivendola, gestita sempre dalla compagna di una vita.

I giudici di Catanzaro hanno quindi accolto le istanze di annullamento del sequestro, convalidato all’epoca dal gip del tribunale di Catanzaro Alfredo Ferraro, disponendo l’immediata restituzione dei beni. Michele Di Puppo, ritenuto l’uomo più vicino a Francesco Patitucci e dotato (criminalmente parlando) della “stella“, come raccontato dal pentito Diego Zappia, è difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese.

Arresti a Cosenza, tolti i sigilli anche ai beni di Simone Ferrise

Sempre il tribunale del Riesame di Catanzaro ha adottato lo stesso provvedimento emesso in favore di Michele Di Puppo, anche nei riguardi di Simone Ferrise, coinvolto nella maxi indagine della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta cosentina, quale presunto esponente del gruppo criminale capeggiato da Adolfo D’Ambrosio. Restituiti soldi e un immobile. Simone Ferrise è difeso dall’avvocato Laura Gaetano.