Sezioni
13/04/2023 ore 14.45
Cronaca

Arresti a Cosenza, i medici valutano lo stato di salute di "Mano mozza"

I difensori ritengono le condizioni di Fiore Bevilacqua incompatibili con il regime carcerario, il Tribunale del Riesame ha disposto una perizia risolutrice
di Marco Cribari

Servirà una perizia per stabilire se le condizioni di salute di uno degli indagati dell’inchiesta “Reset”, il 62enne Fiore Bevilacqua, sono compatibili o no con il regime carcerario. A stabilirlo è stato il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo così il ricorso presentato dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso.

Si tratta di un secondo tentativo, dopo il primo andato a vuoto lo scorso mese di novembre. Anche in quel caso, infatti, i due difensori avevano rappresentato al gip distrettuale il pericolo di vita che, a loro avviso, incombe sul detenuto a causa delle gravi patologie che lo affliggono.

L’istanza di assegnazione ai domiciliari non aveva trovato accoglimento allora, ma cinque mesi dopo, i giudici del capoluogo hanno manifestato l’intenzione di volerci vedere chiaro.  L’incarico ai consulenti sarà conferito il 26 aprile su indicazione dell’Ordine dei medici di Rovigo, città in cui il 62enne è detenuto dal primo settembre del 2022.

Fiore Bevilacqua alias “Mano mozza” è uno storico esponente del clan dei nomadi cosentini. Nell’ambito di “Reset”  è accusato di far parte sia di una delle associazioni mafiose che di quella dedita al narcotraffico. A suo carico si aggiungono anche sette reati fine per droga ed estorsioni.