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05/01/2022 ore 16.16
Cronaca

Asp di Cosenza, ostetrica e assistente sociale indagati per assenteismo

Le indagini erano partite a seguito di una denuncia pubblica del collettivo FemIn - Cosentine in Lotta
di Redazione

Un’ostetrica e un’assistente sociale sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Cosenza perché accusate truffa ai danni dello Stato. Le due donne prestano servizio nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, distretto sanitario Valle-Crati Cure Primarie-Poliambulatorio Rende. Si tratta di un’inchiesta su un presunto caso di assenteismo.

Asp Cosenza, presunto caso di assenteismo: quando nasce l’inchiesta

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le due professioniste, M.G.P. e R.T. in più occasioni si sono assentate dal lavoro, nella scorsa primavera. Una volta preso servizio, dopo aver timbrato il badge, lasciavano il posto di lavoro e si recavano a casa o in giro per negozi.

Le indagini prendono il via dalla denuncia pubblica sollevata dal collettivo FemIn – Cosentine in Lotta, riguardante il consultorio familiare del distretto di Rende dove, per quanto documentato dalle attiviste attraverso più giorni di appostamento davanti l’ingresso degli uffici e degli ambulatori, una dei professionisti in servizio nella struttura, in più circostanze avrebbe timbrato l’ingresso per certificare la propria presenza, allontanandosi poi senza mettere piede sul posto di lavoro.

È bene rimarcare come l’indagine in questione sia ancora in una fase preliminare. Pertanto, quelle riportate sono le accuse mosse dalla Procura e le persone indagate sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna passata in giudicato, così come previsto dall’articolo 27 della Costituzione. Allo stato, dunque, gli indagati sono da ritenersi non colpevoli.