Bimba ucraina uccisa in Calabria: il 18enne finisce in carcere
Finisce in carcere il 18enne, D. F. G. P., alla guida del furgone che domenica sera, nella periferia di Crotone, ha investito e ucciso una bambina di 5 anni ucraina. I carabinieri hanno notificato al giovane un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per “omicidio stradale aggravato in concorso”. La piccola era giunta da pochi giorni in Italia insieme ai genitori per sfuggire alla guerra.
Il ragazzo era stato già deferito in stato di libertà per lo stesso reato insieme al padre. Più nel dettaglio, i pedoni sono stati investiti sulla sp 22, in località Cantorato, all’altezza del civico n. 52. Nel sinistro era rimasto gravemente ferito un giovane crotonese, 16enne, fidanzato della cugina della vittima, 17enne, ucraina, anch’ella presente al momento del sinistro, ma rimasta miracolosamente illesa.
In particolare, così come emerge dal dispositivo del provvedimento cautelare, le responsabilità di D. F. G. P. sono emerse, dopo un tentativo del padre di eludere le indagini, addossandosi la colpa, e sono state avvalorate dalle altre dichiarazioni acquisite dagli inquirenti. Il Fiat Doblò avrebbe incrociato in un primo mento i pedoni e, successivamente, dopo aver effettuato un’inversione di marcia poco più avanti, sarebbe ritornato a forte velocità verso di loro, attingendo il giovane 16enne e la piccola, morta sul colpo.
Le esigenze cautelari adottate sono state, infine, motivate dalla reiterazione dei reati di “guida senza patente”, già commessi nell’agosto del 2020 dal giovane investitore, che, dopo la notifica della misura, è stato trasferito nella la Casa Circondariale di Crotone e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria emittente del provvedimento.