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13/07/2023 ore 11.38
Cronaca

Bimbo rischia di soffocare durante lo spettacolo, medico lo salva in "diretta"

Era col papà, Valerio Giacoia, ad uno show di beneficienza al Garden, un pezzo di wurstel gli è andato di traverso. Medico in sala gli ha salvato la vita
di Massimo Clausi

Stava finendo in tragedia, ieri sera lo spettacolo di beneficienza “Canto anch’io… no tu no”. Il musical, presentato da Paolo Mauro sotto la direzione artistica di Rosa Martirano, è andato in scena al Garden di Rende per raccogliere fondi a favore di Stella Cometa e delle altre nobili attività portate avanti con grande dedizione da don Antonio Abruzzini. Lo spettacolo aveva in giuria anche il collega Valerio Giacoia, appena reduce dal premio giornalistico vinto a Lampedusa.

In platea c’era anche la sua famiglia e, in particolare, il piccolo Filippo, otto anni, e la mamma. Ad un certo punto il bambino dice alla madre di avere fame e lei gli compra un hot dog al bar del cinema. E’ lì che si è materializzata la tragedia perché un pezzettino di wurstel è andato di traverso al bambino che in pochi secondi diventa subito paonazzo. La madre fa in tempo solo a gridare aiuto che dal palco subito capiscono che qualcosa non va.

Per fortuna due file dietro era seduto il medico Gianluca Dima, oncologo dell’ospedale di Paola, che ha intuito subito la situazione. Si è precipitato sul bambino e con grande abilità gli ha praticato la manovra di Heimlich facendo sputare al bambino il pezzo di wurstel.

Nel frattempo lo spettacolo era stato interrotto e le luci erano state accese per permettere i soccorsi. I sanitari che erano nell’atrio del cinema sono arrivati quando il medico aveva già salvato la vita al bambino che per fortuna era fuori pericolo. Grande spavento però per tutti gli spettatori presenti in sala che hanno assistito col fiato sospeso a questo salvataggio in diretta.

Grande spavento soprattutto per i genitori. La mamma, che è biologa ospedaliera, anche per la tensione è svenuta, al punto che i sanitari alla fine hanno soccorso lei «Se fossimo stati a casa da soli, o in qualsiasi altra parte del mondo e in qualsiasi occasione, chi lo avrebbe mai salvato? – ci dice Valerio Giacoia – Sento fortissimo il dovere di appellarmi a tutti i genitori: impariamo, tutti, la manovra che può salvare un figlio, e chiunque. Penso con angoscia se fossimo stati da soli a casa, o altrove. Oppure se il dottor Dima non fosse stato lì per “caso”. A settembre mi farò promotore di una campagna a tappeto nelle scuole perchè dobbiamo, noi genitori ma tutti in generale, imparare a praticare questa manovra che può salvare una vita umana, come è successo ieri a mio figlio»