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06/10/2025 ore 08.18
Cronaca

Braccianti di Corigliano Rossano morti, «è tragedia dello sfruttamento, non una fatalità»

La Fai Cisl di Cosenza esprime dolore per la morte avvenuta in Basilicata dei lavoratori pakistani e chiede controlli, sicurezza e l’attivazione della Cabina di Regia per il Lavoro Agricolo di Qualità

di Redazione

La Fai Cisl di Cosenza ha espresso profondo dolore per la tragica scomparsa dei quattro braccianti agricoli di nazionalità pakistana, residenti a Corigliano Rossano, morti in un incidente stradale sulla SS 598 in Basilicata mentre rientravano da una giornata di lavoro nei campi. «Ancora una volta – afferma la Fai Cisl – la vita di lavoratori agricoli si spezza lungo le strade del ritorno, dopo ore di fatica e sacrificio».

Secondo quanto denunciato dal sindacato, dieci persone viaggiavano stipate in un’auto omologata per sette, costrette ogni giorno a percorrere oltre 170 chilometri per raggiungere il posto di lavoro. «Questo è il volto concreto dello sfruttamento – scrive la Fai Cisl Cosenza – che denunciamo da anni».

«Non possiamo parlare di fatalità»

Per la Fai Cisl di Cosenza, le cause di tragedie come questa non possono essere ridotte a semplici fatalità: «Sono il frutto di mancanza di controlli, carenza di sicurezza e debolezza di un sistema che troppo spesso chiude gli occhi davanti alle condizioni in cui lavorano tanti braccianti, italiani e stranieri». Il sindacato ribadisce che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta, non un principio astratto. Servono ispezioni costanti, più prevenzione e una lotta concreta contro sfruttamento e caporalato.

La proposta: attivare subito la Cabina di Regia per il Lavoro Agricolo di Qualità

La Fai Cisl Cosenza propone di avviare immediatamente la Cabina di Regia per il Lavoro Agricolo di Qualità, uno strumento pensato per coordinare istituzioni, parti sociali e forze dell’ordine, al fine di garantire condizioni di lavoro dignitose, trasparenti e sicure in tutta la filiera agricola. In questa direzione si inserisce anche la campagna nazionale “FAI di più… Sicurezza”, promossa per diffondere una vera cultura della prevenzione e sensibilizzare lavoratori, imprese e istituzioni sull’importanza di investire ogni giorno nella sicurezza nei luoghi di lavoro. «Continueremo a chiedere con forza che il lavoro agricolo venga rispettato e tutelato, in ogni sua forma, perché dietro ogni numero ci sono volti, storie e famiglie spezzate da un sistema che va profondamente cambiato» hanno concluso dal sindacato.