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05/09/2023 ore 18.00
Cronaca

Carolei, le minacce a Iannucci: «Ti scippo il cuore e me lo mangio»

E' la revoca dell'assegnazione di una casa popolare il vero motivo dell'aggressione al sindaco, pure i suoi familiari dicono di essere stati perseguitati
di Marco Cribari

«Vieni con me qui sotto che ti scippo il cuore e me lo mangio». E ancora: «Sei vecchio, non hai i co*lioni. Ammazzo te e tuo figlio, tanto se vado in galera a me mi vogliono tutti bene». Sono alcune delle minacce che lo scorso 23 agosto, il cinquantreenne Giuliano Caruso avrebbe rivolto al sindaco di Carolei, Francesco Iannucci. Toni decisamente sopra le righe, dunque, che hanno fatto da prologo a un’aggressione a calci e pugni, consumatasi quel giorno davanti al Municipio a scapito dello stesso amministratore.

La novità è che dopo la denuncia sporta da Iannucci la macchina della giustizia si è messa in moto. Caruso era già gravato da un obbligo di firma poi convertito in obbligo di dimora per fatti di droga, ma ora dovrà confrontarsi con un’altra ordinanza di custodia cautelare che lo costringe ai domiciliari per lesioni aggravate e atti persecutori.

L’ipotesi investigativa, infatti, è che la sua avversione nei confronti del sindaco abbia radici più profonde e non a caso, le condotte contestate al 53enne partono dal maggio del 2023. Parlando con la stampa, Iannucci aveva ricondotto le ragioni di tale astio alla mancata concessione di un sussidio, di competenza però dell’Inps e non del Comune. Ai carabinieri, però, il sindaco ha dichiarato dell’altro.  

A lui, infatti, Caruso avrebbe contestato la perdita di una casa popolare, assegnata vent’anni prima a sua madre e mai occupata dalla donna, tanto che in seguito il Municipio si è adoperato per darla a un altro inquilino. Rispetto a tale vicenda, Iannucci si è dichiarato «completamente estraneo», a differenza dell’uomo che, invece, lo riteneva principale responsabile dell’accaduto.

A partire da quel momento, insomma, il 53enne avrebbe iniziato a molestare con insulti e offese il sindaco e i suoi familiari, tant’è che lo scorso 30 giugno un’altra denuncia per minacce era stata presentata contro di lui dal padre di Iannucci. La situazione è poi precipitata tredici giorni fa, con l’aggressione consumata davanti a diversi testimoni e documentata in un video che la vittima ha poi prodotto ai carabinieri.

Da qui, insomma, la decisione del gip Alfredo Cosenza di accogliere la richiesta della Procura diretta da Mario Spagnuolo, emettendo una misura cautelare a carico dell’indagato in ragione «dell’evidente situazione di pericolo per l’incolumità della persona offesa» e per quella che, a suo avviso, è «l’assoluta imprevedibilità dell’evoluzione di una situazione che potrebbe degenerare in fatti più gravi». Caruso, difeso dall’avvocato Maurizio Nucci, affronterà nelle prossime ore l’interrogatorio di garanzia.