Anziani e disabili maltrattati, due operatrici di Cassano a rischio processo
La Procura di Castrovillari chiede il rinvio a giudizio per due oss accusate di percosse, coercizioni e offese ai danni di degenti fragili
Rischiano il processo due operatrici socio-sanitarie originarie di Cassano allo Ionio, in servizio presso una struttura privata per anziani e disabili, in quanto sono accusate di maltrattamenti aggravati per fatti avvenuti tra aprile e maggio del 2021. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Valentina Draetta, ha ricostruito – attraverso indagini di polizia giudiziaria – un quadro di presunti abusi fisici e psicologici ai danni di ospiti anziani e disabili ricoverati nella struttura.
Secondo quanto emerge dagli atti, le due imputate (E. V., E. N.), in concorso tra loro e ciascuna nella propria posizione di garanzia, avrebbero sottoposto i degenti a continue vessazioni, sia di natura fisica che verbale. Le condotte contestate comprendono percosse, coercizioni fisiche, immobilizzazioni e l’uso improprio di farmaci, oltre a offese e minacce ripetute, come l’uso di frasi umilianti e violente rivolte a pazienti con gravi fragilità cognitive o disabilità.
La Procura di Castrovillari contesta inoltre l’aggravante di aver commesso i fatti approfittando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle persone offese, in parte dovute all’età avanzata, e del luogo del fatto, un contesto sanitario privato che avrebbe reso più difficile la difesa delle vittime e l’accertamento tempestivo dei comportamenti denunciati. Tre le persone offese individuate.
Gli inquirenti hanno raccolto elementi di prova ritenuti significativi, in particolare attraverso attività di polizia giudiziaria e testimonianze interne alla struttura. Secondo la ricostruzione accusatoria, i comportamenti contestati sarebbero stati reiterati e caratterizzati da un intento vessatorio nei confronti di soggetti vulnerabili, incapaci di reagire o di denunciare autonomamente le presunte violenze subite.
La richiesta di rinvio a giudizio, depositata dal pubblico ministero Draetta il 12 giugno 2025, è al vaglio dal gup Antonaci. Le imputate, difese rispettivamente dagli avvocati Antonio Mariano Falbo e Rosetta Rago, mentre le parti civili sono rappresentate dall’avvocato Carlo Esbardo.