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12/08/2023 ore 17.30
Cronaca

Cassano, per il Riesame Alessandro Cerchiara non favorì la latitanza del cognato

Annullata l’ordinanza cautelare per due capi d’accusa, ma l’indagato rimane in carcere per associazione mafiosa e per un altro reato
di Antonio Alizzi

Per il Riesame di Catanzaro non sussistono i gravi indizi di colpevolezza per Alessandro Cerchiara, limitatamente a due capi d’imputazione contenuti nell’inchiesta “Athena”. Si tratta dell’importante indagine antimafia coordinata dalla Dda di Catanzaro nella Piana di Sibari, contro il clan Abbruzzese di Cassano Ionio.

Alessandro Cerchiara è accusato di aver favorito la latitanza del cognato Luigi Abbruzzese, sposato con la sorella Erminia, e ritenuto dalla Dda di Catanzaro il “reggente” della cosca cassanese. Cerchiara inoltre avrebbe favorito il recupero di una sostanza stupefacente. Per entrambi i reati i giudici del Tdl non hanno ravvisato la gravità indiziaria, come sostenuto dall’avvocato Giorgia Greco.

L’indagato Alessandro Cerchiara rimane tuttavia in carcere per associazione mafiosa, relativamente al l’operazione “Athena”, e per una presunta tentata estorsione ai danni di un imprenditore catanzarese, per la quale si trovava già dietro le sbarre.