Castrolibero, confermato il reintegro del docente Bastone: Catanzaro boccia il Miur
La Corte d’Appello di Catanzaro conferma: il docente Angelo Giuseppe Bastone doveva essere reintegrato al liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero. I giudici di secondo grado hanno infatti dichiarato inammissibile le istanze presentate dal Miur – Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria (Ambito territoriale provinciale di Cosenza). Nessuna sospensiva sul caso di Castrolibero, ma valutazione di merito rinviata a settembre. Il ministero, in tal senso, si era opposto al provvedimento del tribunale di Cosenza, sezione lavoro, che nel mese di febbraio scorso, aveva annullato il licenziamento del professore, accusato dalla procura di Cosenza di aver molestato alcune studentesse all’interno del liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero.
Nella sentenza emessa dal giudice Vincenzo Lo Feudo si evidenziava come il racconto di una delle persone offese fosse falso in quanto non sarebbero state provate le minacce (“avrei fatto meglio a farti di peggio” o “avrei potuto farti anche peggio”) che avrebbe proferito Bastone in relazione al presunto episodio molesto da cui è partita la forte protesta degli studenti con l’occupazione dell’istituto per circa 20 giorni. In primo grado il giudice ha passato “ai raggi x” tutte le dichiarazioni della presunta vittima e dei professori sentiti nel corso dell’istruttoria, bacchettando gli stessi ispettori ministeriali che, a suo dire, avrebbero potuto eseguire ulteriori approfondimenti in ordine alla presenza o meno di Bastone nel liceo anche durante il suo lungo periodo di malattia. Non essendovi nessuna testimonianza che smentisse ciò, per il tribunale di Cosenza quelle minacce sarebbero non vere e pertanto quelle dichiarazioni sarebbero false.
A maggio la vicenda si sposterà sul piano penale. La procura di Cosenza, come anticipato dalla nostra testata, aveva chiuso le indagini chiedendo il rinvio a giudizio del docente Bastone, per quattro capi d’accusa, e per l’ex preside Jolanda Maletta, alla quale viene contestato il reato di omissioni d’atti d’ufficio, poiché in qualità di pubblico ufficiale avrebbe omesso di denunciare all’autorità giudiziaria o ad altra Autorità. Bastone è difeso dagli avvocati Attilio Santiago e Giovanni Consoli.