Vetrata danneggiata al Centro antiviolenza “Donne e Diritti” di San Giovanni in Fiore
L’associazione denuncia l’ennesimo gesto intimidatorio: «Non ci fermeranno, continueremo a difendere la dignità delle persone»
Un grave atto vandalico ha colpito il Centro antiviolenza Donne e Diritti di San Giovanni in Fiore. Ignoti hanno distrutto la vetrata della porta d’ingresso, proprio all’indomani della V edizione del Premio Letterario promosso dall’associazione, che aveva visto la partecipazione di scrittori, operatori sociali, intellettuali e rappresentanti del mondo culturale e civile.
«Ancora una volta vigliacchi senza onore hanno preso di mira la nostra sede» denunciano le attiviste, sottolineando l’amarezza per un gesto che colpisce chi opera quotidianamente per i diritti e la dignità delle persone più fragili.
L’appello dell’associazione
«Mai avremmo pensato di essere minacciate per il solo fatto di voler fare del bene» si legge nella nota diffusa da Donne e Diritti. L’associazione fa appello soprattutto alle donne: «Madri, figlie, sorelle e nonne, aiutateci a denunciare. Facciamo sentire soli coloro che hanno compiuto questi gesti indegni». Le forze dell’ordine sono state immediatamente avvisate e la denuncia è già stata formalizzata.
«Non ci fermeranno»
La presidente Stefania Fratto e le attiviste del Centro ribadiscono la volontà di proseguire il proprio lavoro: «Non molleremo, siamo convinte di essere nel giusto. La nostra azione sta facendo prendere coscienza a tante e a tanti che cambiare è possibile».
Fondata dal basso, l’associazione rivendica la sua autonomia «da potentati e logiche subalterne» e rinnova la volontà di continuare ad operare a San Giovanni in Fiore «in una comunità solidale, rispettosa e civile».
Le istituzioni chiamate in causa
Donne e Diritti ha chiesto il sostegno delle istituzioni locali e regionali affinché episodi come questo non restino impuniti. «Confidiamo sull’impegno di tutte le istituzioni» conclude la nota, riaffermando il legame con la comunità silana e la determinazione a difendere i diritti collettivi.