Cetraro, verifiche dei Nas dopo la lettera del personale sanitario
I carabinieri dei Nas questa mattina si sono recati presso l’ospedale Spoke di Cetraro-Paola per verificare se il contenuto della lettera del personale sanitario di Cetraro – medici e infermieri – corrispondesse alla realtà dei fatti, rimandando ogni decisione alle autorità sanitarie preposte, vedi Asp di Cosenza, e Dipartimento della Salute della Regione Calabria, guidato dal direttore generale Antonio Belcastro.
Nella missiva dei medici e degli infermieri dell’ospedale di Cetraro – che abbiamo pubblicato ieri (LEGGI QUI) – si faceva riferimento alla mancanza dei requisiti minimi per ospitare i pazienti positivi di Covid-19 all’interno della struttura ospedaliera invidiata quale presidio Coronavirus dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli. I carabinieri dei Nas, quindi, hanno accettato la situazione attuale nell’ospedale di Cetraro che, vista l’emergenza sanitaria, è deputato a prendere in cura uomini e donne malati di Covid-19.
Solo sabato scorso, il consigliere regionale Giuseppe Aieta (LEGGI QUI) aveva chiesto alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli di rivedere questa scelta in mancanza dei requisiti minimi di sicurezza per il personale sanitario e per l’assenza di alcuni elementi caratteristici dei reparti di Malattie Infettive, quale la presenza o meno delle stanze a pressione negativa che servono a tirare fuori l’aria contaminata. Toccherà ora alla Regione Calabria e all’Asp di Cosenza decidere se proseguire su questa strada o tornare sui propri passi.
Infine, sempre a proposito dell’ospedale di Cetraro, il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli ha revocato il provvedimento del dirigente medico di “Ginecologia ed Ostetricia” di Cetraro, Angelo Cannizzaro, che aveva chiuso il reparto di notte (LEGGI QUI LA NOTIZIA).